<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Fondazione Marzotto

Sotto l'albero premi per 390 mila euro ai dipendenti. «Lavorare con gli anziani non è un'occupazione di serie B»

Miglioramenti economici e benefit per i infermieri e operatori sociosanitari dell'ente che ha sede a Valdagno
Foto Fondazione Marzotto
Foto Fondazione Marzotto
Foto Fondazione Marzotto
Foto Fondazione Marzotto

Un accordo che potrebbe fare da apripista nel settore. La firma tra la Fondazione Marzotto, con le sue sette sedi e i suoi 400 dipendenti, ed i rappresentanti sindacali della Fisascat Cisl prevede, infatti, miglioramenti economici e benefit: basti solo pensare ai 7.700 euro anno lordi pari a 600 euro mensili lordi per gli infermieri, ai 4 mila euro lordi pari a 290 euro mensili per gli operatori sociosanitari. E a questo si aggiungono 400 euro ai ticket restaurant che passano così dai 1.200 a 1.600 euro all'anno. Ma l'ente morale, con sede in via Petrarca a Valdagno, ha stanziato anche 390 mila euro di premi che i lavoratori si sono già trovati nella busta paga di novembre. Come dire, un ulteriore dono "sotto l'albero".

Gli altri vantaggi: rette agevolate per il nido, scontistica, prestito d'onore

E poi ci sono rette agevolate per i genitori dipendenti per l'asilo nido di 170 euro mensili, comprensivi dell'eventuale fuori orario dalle 16.30 alle 18.15, fino alla possibilità di godere del Tfr fino a 2 mila euro superando il contratto collettivo nazionale, passando per un prestito d'onore senza interessi fino a 2 mila euro, scontistiche importanti per dipendenti e familiari al "Villaggio Marzotto" al mare di Jesolo.

La presidente della Fondazione: «Un segno di riconoscenza verso i collaboratori»

L'iscrizione e le ore di frequenza e tirocinio retribuite per gli operatori sociosanitari che hanno frequentato 400 ore di Oss (operatore sociosanitario) con formazione complementare in assistenza sanitaria e, inoltre, il trattamento economico progressivo al 100% per tutti i neo assunti superando in questo modo gli scaglioni previsti dal Ccnl, ovvero il contratto collettivo nazionale di lavoro.

«Un segno doveroso di riconoscenza verso i nostri collaboratori - afferma la presidente della Fondazione, Veronica Marzotto -. Le politiche si sviluppano sulla stima e sulla fiducia reciproca. Il nostro punto di partenza è che i collaboratori non sono un costo, ma un investimento per i nostri ospiti. In questa direzione va anche il progetto di sostegno psicologico alle nostre collaboratrici, ma anche collaboratori, il "Nastro rosso" che partirà a gennaio».

"Nastro rosso" contro la violenza e il disagio

La Fondazione, infatti, ha stanziato 5 mila euro per dare la possibilità a chi si trova a vivere una situazione di disagio di rivolgersi a una psicologa esterna con cui la "Fondazione Marzotto" si è convenzionata prima che sfoci in violenza. Il tutto in forma assolutamente anonima.

Intesa apripista

Tornando all'accordo che è arrivato sotto l'albero di Natale, «è un lavoro che viene da lontano e che vuole dare un segnale alla politica e alla società civile - ha aggiunto l'amministratore delegato, Roberto Volpe -. Può servire a far capire che è un mestiere che ha anche un valore economico e che lavorare con gli anziani non è un'occupazione di serie B».

È stata tanta la soddisfazione espressa dal segretario regionale Fisascat Cisl Giovanni Battista Comiati, da quello provinciale Matteo Bocchese e dalla componente di segreteria Maristella Zambon: «L'accordo sottoscritto rafforza le relazioni sindacali, evidenzia l'importanza e la centralità della contrattazione aziendale al fine di portare miglioramenti sia normativi che economici ai lavoratori e alle lavoratrici. Quello firmato è un accordo molto importante nel settore che migliora, rilancia e consolida gli altri accordi già sottoscritti in passato. Rappresenta un modello da raccontare per dimostrare che se ci sono volontà, visione e se si sanno gestire le risorse i buoni risultati arrivano. Qui si è riusciti a valorizzare contemporaneamente il lavoratore e la persona. In un settore che fatica ad attrarre i giovani, questa è la strada giusta».

Veronica Molinari

Suggerimenti