<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Ex Miteni

Pfas e tumori al fegato. «Decessi raddoppiati»

Ieri in Corte d’assise la testimonianza del medico incaricato dalla Regione. La conferma uno studio del 2017 sulla mortalità e sui valori di sostanze perfluoroalchiliche nel sangue dei dipendenti della Miteni di Trissino

«Se tra i lavoratori della Miteni l’indice di mortalità è in linea con quello generale della popolazione del Veneto, messo a confronto con le Officine Grandi Riparazioni di Vicenza sono invece maggiori per singole patologie, ad esempio quelli deceduti per tumore epatico sono più del doppio degli attesi. Tipologie come questi, cirrosi e diabete sono risultate in eccesso con l’aumento delle concentrazioni di Pfas nel sangue».

La deposizione

Questo, in sintesi, quanto testimoniato, ieri in tribunale a Vicenza, da Enzo Merler, specializzato nella medicina del lavoro, dal 2000 al 2017 al Sistema epidemiologico regionale, incaricato nel 2017 dall’allora responsabile dell’area medica regionale Domenico Mantoan di redigere uno studio sulla mortalità e sui valori di Pfas nel sangue dei dipendenti dello stabilimento chimico di Trissino. Il teste è stato sentito in Corte d’assise, presieduta da Crea (giudice a latere Cuzzi), nel processo che vede imputati 15 manager di Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation, accusati a vario titolo di avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati fallimentari. Non sono mancate scaramucce in aula. Lo studio di Merler ha avuto come base i risultati delle analisi effettuate da Miteni sul sangue dei lavoratori alla ricerca di Pfoa e Pfos, dapprima spediti negli Usa e poi in Germania per ottenere, appunto, gli esiti. Coinvolti 467 lavoratori maschi.

Il dibattito

Le difese, con l’avvocato Cammarata, hanno chiesto se era sentito come teste del pubblico ministero, e quindi chiamato a rispondere sull’esame del pm Fietta, o come consulente, come lo aveva citato la parte civile che assiste la Regione: l’avvocato Tabasso, che rappresenta l’ente, ha rinunciato alla consulenza mettendo fine alla questione. Sempre per le difese, con l’avvocato Scuto che ha sottolineato che lo studio è stato fatto in due riprese, la seconda dopo che la prima, che metteva a confronto la mortalità con quella generale della popolazione del Veneto, non aveva evidenziato differenze. L’avvocato Costabile invece ha chiesto, e ottenuto risposta affermativa, se le analisi del sangue effettuate dal medico di Miteni, Costa, a partire dal 2000, siano state inviate all’Ulss competente. 

Il processo

Scongiurato l’azzeramento del processo: le difese, nella precedente udienza, avevano chiesto di applicare una norma che impone, in caso di variazione del copro giudicante, che i nuovi giudici popolari potessero avvalersi delle registrazioni audiovisive dei testi già ascoltati. La presidente Crea ha ricordato trattarsi di una norma transitoria, che avrà vigore solo dal prossimo fine giugno. Ieri è intanto divenuto operativo (mancava) un sistema audiovisivo che registra le sedute. Ha invece concesso sette giorni come termini a difesa per presentare, entro il 27 marzo, nuove richieste di istruttoria. Prima di Merler sono stati interrogati dal pm Blatter altri due testi. Il maresciallo capo del nucleo Nucleo polizia economico-finanziaria della Gdf di Vicenza, ed il maresciallo Monti della polizia tributaria. Il primo ha risposto a domande sul modello organizzativo di Miteni («solo dal giugno di 2016 in Miteni si è cominciato a parlare di questione ambientale»), il secondo sui bilanci di Miteni, con riferimento a quelli del 2008 e 2009, che hanno segnato il passaggio dello stabilimento a Icig con rimpinguo delle casse per 12 milioni da parte di Mitsubischi.

Danni ai lavoratori

Ieri in un’altra aula del tribunale, in sede di Camera di consiglio il gip Venditti ha fissato all’8 giugno, alle 13, l’udienza in merito all’opposizione alla richiesta d’archiviazione delle indagini avanzata dal pm sul tema “danni subiti dai lavoratori a causa dell’esposizione al Pfas lavorate e prodotte alla Ri.Mar-Miteni di Trissino”. Opposizione depositata ad agosto 2022 dall’avv. Lucia Rupolo del Foro di Padova su incarico della Ccil e della Filctem Cgil di Vicenza.

Suggerimenti