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Valdagno

È morto Lorenzo Bosetti, l'ex sindaco manager

Piemontese, liberale, leader: fu primo cittadino per due mandati dal 1995 fino al 2004. Da amministratore della Marzotto realizzò l'acquisizione della Hugo Boss.
L'ex sindaco di Valdagno, Lorenzo Bosetti
L'ex sindaco di Valdagno, Lorenzo Bosetti
L'ex sindaco di Valdagno, Lorenzo Bosetti
L'ex sindaco di Valdagno, Lorenzo Bosetti

«Hai dato tutto te stesso per ogni cosa che hai fatto. Hai fatto la tua parte. Buon viaggio, papà». Con queste semplici e al tempo stesso intense parole su Facebook, ieri sera, la figlia Silvia ha dato notizia della morte di Lorenzo Bosetti, ex sindaco di Valdagno per nove anni tra gli 1995 e il 2004. Una figura carismatica che diede un'impronta alla città laniera.

Da manager della Marzotto a primo cittadino

Bosetti aveva 83 anni e da qualche tempo era debilitato. Ma Valdagno lo ricorda negli anni in cui fu energico protagonista, dapprima come manager della Marzotto e poi come primo cittadino in un periodo di rilancio della comunità locale, agli albori della Seconda repubblica. Piemontese nato a Rivoli il 14 febbraio 1939, una passione per l'economia e una cultura liberale, Bosetti era un leader. Nelle sue "due vite" valdagnesi lo ha dimostrato con sabauda autorevolezza. Lo ha fatto da manager di Marzotto quando portò a termine importanti operazioni aziendali, su tutte l'acquisizione della Hugo Boss, un autentico colpo industriale. Fu l'apice della sua carriera professionale, dopo la quale mise la sua esperienza al servizio della cosa pubblica. Era il 1995 e per la prima volta il Comune eleggeva direttamente il suo sindaco. In quel contesto Bosetti fu il candidato di un centrosinistra civico che diede un'impronta alla città per gli anni a venire.

Due mandati dal 1995 al 2004

Portò in politica la sua esperienza aziendale, con piglio decisionista, cosa che gli attirò anche le critiche degli avversari politici. A queste, Bosetti oppose l'arma della competenza, soprattutto negli ambiti a lui cari, quelli legati alle questioni economiche e di bilancio. In Consiglio comunale non guardava all'orologio quando rispondeva a obiezioni o contestazioni. Non amava essere criticato e del resto aveva un'alta considerazione delle proprie competenze. Tra i momenti più popolari, la guida della "marcia per l'ospedale", con migliaia di persone. Tra le battaglie più aspre, ma corrette, quelle con il leghista Carlo Fongaro e con il socialista Vittorio Sandri.

Bosetti fu rieletto primo cittadino nel 1999 e rimase in carica fino al 2004 quando cedette il passo, scaduti i due mandati consecutivi, ad Alberto Neri. Del quale fu inizialmente il vice, prima che i rapporti politici si incrinassero e prima di sfidarlo da avversario nel 2009: vinse Neri e Bosetti riconobbe la sconfitta, promettendo «un'opposizione al servizio della città». L'ex sindaco mise negli anni la sua esperienza anche al servizio dell'Aato Bacchiglione, di cui fu presidente, per il "governo dell'acqua".

Il cordoglio del sindaco Acerbi

«La notizia della morte di Lorenzo Bosetti - dice il sindaco di oggi, Giancarlo Acerbi - è di quelle che fanno male alla città perché se ne va una persona che alla città ha dato tanto. È stato al servizio della città di Valdagno con grande competenza e passione. Ha dato un'impronta manageriale al ruolo di sindaco, era una persona che sapeva benissimo ciò che doveva fare e come farlo: ha insegnato molto a molti di noi»..

Marco Scorzato

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