<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
In tribunale a Vicenza

Inquinamento da Pfas, iniziato il maxi processo: 15 manager a giudizio

L'udienza del maxiprocesso Pfas in tribunale a Vicenza (Foto Colorfoto)
L'udienza del maxiprocesso Pfas in tribunale a Vicenza (Foto Colorfoto)
L'udienza del maxiprocesso Pfas in tribunale a Vicenza (Foto Colorfoto)
L'udienza del maxiprocesso Pfas in tribunale a Vicenza (Foto Colorfoto)

A Vicenza si sono riaperte questa mattina le porte della Corte d'Assise. Saranno infatti i giudici popolari a dover decidere in merito alle responsabilità di 15 imputati del maxiprocesso Pfas.

A giudizio ci sono i vertici di Miteni e delle società controllanti per la contaminazione delle acque da sostanze perfluoroalchiliche, Pfas e Pfoa, che interessa un'ampia area posta a cavallo fra le province di Vicenza, Verona e Padova. Dovranno rispondere, a vario titolo, di avvelenamento delle acque, disastro doloso (innominato), oltre che di inquinamento ambientale e, per il fallimento di Miteni spa di Trissino, di bancarotta fraudolenta. 

Presidente dell'organo giudicante Antonella Crea, giudice a latere Chiara Cuzzi e otto giudici popolari. Il processo si è aperto con l'appello delle parti civili, che sono passate da 229 a 318. Tra le nuove ci sono anche le Ulss Berica, Euganea e Scaligera. All'ingresso del tribunale presenti attivisti di Mamme no Pfas e Legambiente, che non sono stati fatti entrare in aula a causa della necessità di evitare assembramenti.  

La prossima udienza si terrà il 16 settembre.

 

Leggi anche
Ricerca sui Pfas in Veneto: «Più malattie e Covid più mortale»

Suggerimenti