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Valdagno

Il "verde" Cappelletto in corsa. È il sesto candidato sindaco

Libero professionista di 37 anni, con una lista civica. «Punto sul benessere delle persone e sulla crescita della città»

Dopo la separazione da Maurizio Zordan e dall'associazione "Vald'Agno Bene Comune", la civica "Valle Agno attiva giovane verde" sfodera il suo candidato. Il sesto per la città. Sarà Fabio Cappelletto, 37 anni, libero professionista in comunicazione e marketing e laureato in strategie della comunicazione, a correre per la poltrona di sindaco.

Cosa l'ha convinta a candidarsi?
È stato determinante il gruppo di lavoro che ha continuato ad essere unito dopo aver deciso di proseguire il cammino verso le amministrative da soli. Da 4 anni ci stiamo preparando pur essendo fuori dal palazzo: abbiamo contribuito, per esempio, alla nascita della consulta per l'ambiente.

Quando nasce il suo impegno politico?
Nasco nel mondo dell'associazionismo, soprattutto ambientale, dove mi sono accorto che per concretizzare i progetti, sempre più spesso, è necessario il confronto con le istituzioni. Per questo mi ero candidato alle ultime regionali con Europa verde. In questi anni ho, con soddisfazione, anche scritto una proposta di legge regionale sulla tutela della fauna minore.

Cosa ha apprezzato dell'amministrazione Acerbi?
Riconosco che c'è stato ascolto da parte di quelle figure con cui abbiamo collaborato su alcune questioni ambientali.

E cosa ritiene sia proprio mancato?
Non credo di poter criticare chi comunque fino ad oggi ha lavorato. Il nostro percorso lo faremo mettendo al centro le reali esigenze della città, oltre a puntare su una condivisione e una trasparenza maggiore verso i cittadini. Vogliamo che quest'ultimo aspetto ci identifichi rispetto al passato di Valdagno. I temi e i programmi da sviluppare ci sono, ma è fondamentale il metodo con cui realizzarli.

Ha già in mente qualche strumento concreto?
Ad esempio vorremmo proporre il "vademecum del consigliere comunale" ovvero non solo un programma elettorale, ma un metodo di lavoro. La persona eletta deve realmente rappresentare chi lo ha votato e intervenire solo quando ha la conoscenza dei temi. Questo è importante.

Quali sono le priorità da affrontare come sindaco per Valdagno?
Sicuramente il benessere della persona a lungo termine che vuol dire anche garantire un lavoro dignitoso e gratificante senza dover abbandonare la città. Questo contribuirebbe anche alla crescita demografica di Valdagno. Significa puntare sulla qualità del tempo libero con, ad esempio, grandi eventi che mancano da decenni. E naturalmente la tutela della salute e dei servizi pubblici che devono essere garantiti e di prossimità. Senza dimenticare il turismo come volano dell'economia locale e del patrimonio naturale. Al circuito turistico si legano poi cultura e sport. Ha già pensato ad un'ipotetica giunta?Siamo in costruzione, ma fin da subito vogliamo identificarci con una doppia candidatura: oltre alla mia a sindaco quella di Valentina Dall'Ara a vicesindaca. In questo modo desideriamo superare l'idea di un'unica persona alla guida e far capire che alle spalle c'è un gruppo di lavoro competente e con entusiasmo.

Come definirebbe la Valdagno di oggi?
È una città che non può più permettersi solo l'ordinaria amministrazione. I tempi stanno cambiando e il rischio è di vivere alla giornata quando, invece, occorre avere una visione almeno ventennale. Valdagno è una città di persone volenterose e l'amministrazione dovrebbe riuscire a metterle in rete.

Veronica Molinari

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