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CORNEDO/MONTECCHIO

«Mio zio Mario sparito nel nulla. Vivo in angoscia da 6 anni»

Manuel Servidati vicepresidente di Penelope Veneto. «Mi resta un senso di sconfitta». Martedì la “Giornata nazionale per gli scomparsi”
Sei anni fa Mario Rasia scomparve mentre era in vacanza a Recoaro Mille G.Z.
Sei anni fa Mario Rasia scomparve mentre era in vacanza a Recoaro Mille G.Z.
Sei anni fa Mario Rasia scomparve mentre era in vacanza a Recoaro Mille G.Z.
Sei anni fa Mario Rasia scomparve mentre era in vacanza a Recoaro Mille G.Z.

Musica ma non solo. Nei concerti dei “Back wall”, affermato gruppo vicentino specializzatosi in tribute Pink Floyd, ad ogni concerto c’è spazio per un momento di riflessione per le persone scomparse. Una maniera per tenere viva l’attenzione su un fenomeno dai numeri allarmanti. La band supporta “Penelope”, associazione nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse. Lo fa distribuendo nei concerti il libretto “Allarme al parco”, fumetto con le illustrazioni di Emanuela Pedri.

Un aiuto a "Penelope"

Una pubblicazione nata dall’esigenza di trovare il linguaggio perfetto per parlare ai più giovani, fornendo loro strumenti atti a prevenire o reagire con immediatezza, al fenomeno della scomparsa. La spinta a coinvolgere la band in questa mission è arrivata da Manuel Servidati, cornedese, vicepresidente di Penelope Veneto: sei anni fa lo zio Mario Rasia scomparve nel nulla mentre si trovava a Recoaro Mille in vacanza. «È una situazione che, anche a distanza di anni, ti lascia nell’angoscia, senza sapere cosa pensare. Le squadre di soccorso al tempo per più giorni hanno esplorato ogni angolo, tornando anche sui propri passi. Sono stati impiegati elicotteri, segugi, sommozzatori, telecamere termiche: eppure non è stato trovato. La sua sparizione resta ancora un mistero». 

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Sono passati 6 anni

Ma il tempo sembra essersi fermato. «Ogni volta che ci penso è come fosse appena scomparso. Tornano gli stessi pensieri. Anche quando ne parlo con mia moglie Annalisa, diciamo le stese cose. Mi è rimasto un senso di sconfitta: come fa una persona a scomparire da un posto come Recoaro Mille senza lasciare almeno un indizio?».
Mario Rasia, all’epoca 85 anni, un vita alla Fis come chimico, residente ad Alte di Montecchio ma originario di Cornedo, era da alcuni giorni in vacanza nel complesso “Castiglieri” di Recoaro Mille. La sera del 23 giugno del 2017 scomparve nel nulla.

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Un concerto per ricordare

Lo scorso 10 febbraio, al teatro San Pietro di Montecchio, i “Back wall” hanno tenuto “Un concerto per Mario”: l’incasso è stato devoluto all’associazione Penelope. Un fenomeno, quello delle persone sparite nel nulla, che in provincia nel primo semestre 2023 ha registrato 80 denunce di scomparsa che si sono concluse con 60 ritrovamenti; delle rimanenti 20 si sono perse le tracce. In Veneto sono state invece 481 le denunce di scomparsa presentate, 13.031 in tutta Italia, 6.734 quelle non ancora ritrovate. Dal 1974, anno in cui sono iniziati gli inserimenti nella banca dati Ced interforze del ministero dell’interno, al 30 giugno 2023 le denunce sono 324.389 e se ne stanno ancora cercando 88.390.

La giornata degli scomparsi

Il 12 dicembre ricorre la “Giornata dedicata agli scomparsi” istituita dal Governo nel 2019 ma “Penelope” è nata nel 2002 da un’idea di Gildo Claps, fratello di Elisa Claps, scomparsa a Potenza nel 1993, il cui corpo fu ritrovato 17 anni dopo nel sottotetto di una chiesa. “Penelope Veneto” è sorta tre anni dopo su iniziativa dell’ex presidente Gilda Milani, mamma della bassanese Milena Bianchi scomparsa in Tunisia.

Giorgio Zordan

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