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Valdagno

Città sociale di Marzotto. «Si punta all’Unesco»

Una delegazione di Ivrea in città. Incontri per illustrare come a storia imprenditoriale di Olivetti abbia portato al riconoscimento

Valdagno guarda all’Unesco e, intanto, studia il “caso Ivrea”. Sì, perché le somiglianze con la città piemontese non mancano e, quindi, partendo dai patrimoni industriali e dalle tracce lasciate da Marzotto e Olivetti si cerca la strada per la candidatura della “Città sociale” a patrimonio dell’Unesco.
Una strada, in realtà, iniziata due anni fa con una delegazione valdagnese a Ivrea che ricambia con un incontro pubblico, una tavola rotonda tra le due amministrazioni e visite ai luoghi rappresentativi della Città del conte Gaetano Marzotto jr disegnata dall’architetto Francesco Bonfanti negli anni Trenta. Si tratta di due giorni, quelli di ieri e di oggi, che vedono ospite in città una delegazione del Comune eporediese e dell’associazione “Archivio storico Olivetti”.

Un incontro pubblico in sala Soster

La visita ha previsto, intanto, l’incontro pubblico, in sala Soster, dal titolo “Nel segno di Olivetti e Marzotto. Un dialogo culturale tra Ivrea e Valdagno” con interventi di Massimo Fresc assessore al turismo della città di Ivrea, l'assessore laniero alla cultura Anna Tessaro, Filippo Ghisi “site manager” sito Unesco “Ivrea, Città Industriale del XX secolo”. Un lavoro comune per raccontare il percorso di candidatura a sito Unesco, i criteri e le prospettive per la conservazione e promozione del sito. A far parte delle delegazione anche Marcella Turchetti, storica dell'arte e curatrice eventi culturali dell’associazione “Archivio storico Olivetti”, esperta del patrimonio culturale degli archivi e delle biblioteche per la tutela e la valorizzazione del territorio, nonché il fotografo Paolo Mazzo che ha contribuito al libro “Le case Olivetti a Ivrea. L’Ufficio Consulenza Case Dipendenti ed Emilio A. Tarpino”.

La possibile candidatura Unesco della "Città Sociale"

Durante il soggiorno a Valdagno il gruppo verrà accompagnato alla scoperta della “Città sociale” con le visite al Mumat, Museo delle macchini tessili, agli spazi della scuola di musica e alla sede di Marzotto Group. È, infine, in programma un tavolo di lavoro tra le due amministrazioni. «Una nuova tappa di un dialogo che continua e si rafforza nel segno della cultura - sottolinea la vicesindaco Anna Tessaro -. Guardiamo con grande attenzione all'esperienza di Ivrea, che ha saputo custodire e promuovere al meglio lo straordinario sito industriale che possiede».
Ci sono tanti punti che avvicinano le due città e «siamo convinti che il cammino da loro fatto possa essere anche una bussola nel percorso verso una possibile candidatura Unesco della nostra “Città sociale”. Si tratta di un percorso sicuramente lungo e complesso - conclude Tessaro -, ma che è coerente con l'impegno che stiamo mettendo in campo per valorizzare un patrimonio unico ed esemplare dal punto di vista storico, architettonico e anche sociale». 

Veronica Molinari

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