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Verso le elezioni

A Valdagno è il centrodestra dei civici. I partiti restano alla finestra

I tre candidati cercano l'appoggio delle compagini che governano a livello nazionale ma per ora regna il silenzio

Tutti e tre civici, ma tutti e tre che strizzano l'occhio al centrodestra. E dalle loro dichiarazioni, in occasione dell'annuncio ufficiale della corsa alla poltrona di sindaco di Valdagno, tutti al lavoro per cercare le alleanze con i partiti della coalizione di Governo. Eppure per i tre candidati dell'area del centrodestra, a distanza di tempo dalla discesa in campo, ancora un silenzio assordante. La sensazione è di tre candidati in cerca di partiti. Una ricerca d'ispirazione pirandelliana.

Partendo dal primo ad aver messo le carte in tavola, Luigi Borgo, dopo la partenza con "Una nuova stagione", rivendicando lo spirito apartitico della sua candidatura, aveva sottolineato «l'identità civica dell'associazione». Salvo poi fare marcia indietro e dichiararsi di centrodestra «in alternativa al blocco di potere che ha governato negli ultimi 30 anni» e, per il momento, sostenuto solo dalla civica "Luigi Borgo sindaco".

Ad essere un "centrodestra doc" è Alessandro Burtini, da 10 anni tra i banchi comunali dell'opposizione, che nelle amministrative del 2019 aveva portato in città l'allora vice-premier Matteo Salvini e il governatore della Regione Luca Zaia. Una candidatura all'epoca fin dall'inizio appoggiata da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia e che ha visto sfumare il traguardo al ballottaggio contro Giancarlo Acerbi per 317 voti. Anche con lui, per ora, solo una lista civica: quella che ha rappresentato negli ultimi 5 anni in consiglio comunale, "#Burtini sindaco". Al lavoro, però, per collaborare «intensamente con le correnti del centrodestra con l'obiettivo di rafforzare la mia candidatura attraverso un ampliamento della coalizione per una proposta coesa che incarni i valori e le visioni del centrodestra».

Il terzo nome è quello di Roberta Peretto che, con l'associazione "Valdagno Domani", si è subito dichiarata d'ispirazione centrodestra, rimarcando poi la sua candidatura civica che, a suo dire, le permetterebbe di provare «a mettere insieme tutti i partiti di quest'area». Fino a questo momento, però, sembra non esserci riuscita come d'altra parte gli altri suoi due diretti competitor d'area. Nel frattempo ha stretto un patto di stampo berlusconiano con i valdagnesi. Si tratta di 10 punti che rappresentano il suo manifesto: i progetti "Sportivissimi", che comprende anche la ristrutturazione dello stadio dei Fiori, e "Sotto casa" con servizi per anziani in ogni quartiere, il servizio "Vigile di quartiere" e l'aumento della polizia locale, "Valdagno eventi" per entrare nei circuiti regionali e nazionali della cultura, "Favorita playground" rendendo il parco polivalente e per tutte le età, rivitalizzare il centro con facilitazioni per gli esercenti, viabilità sicura con programmi di manutenzione, piano frazioni e contrade per il ripopolamento, il progetto "Acqua" con una spiaggetta sull'Agno e una piscina scoperta e, infine, il servizio "Sono mamma" con nuovi spazi per l'infanzia, riduzione delle rette e parcheggi rosa.

Insomma, tutti e tre alla ricerca di sponda da parte dei partiti. Chi avrà il sostegno del Carroccio potrebbe, ma non è detto, ottenere anche quello dei forzisti dato che Alberto Stefani, segretario della Lega in Veneto, per le amministrative ha detto che «la Lega correrà con Forza Italia e liste civiche nei Comuni sopra i 15 mila abitanti». Compreso Valdagno.

Veronica Molinari

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