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Montecchio Precalcino

Villa Cita rinasce B&B. «Traino al turismo lento»

di Marco Billo

Nel 2020 il bando per l’affidamento degli annessi rustici di villa Cita sembrava essere prossimo alla pubblicazione con la successiva apertura al pubblico di un bed and breakfast, un ristorantino o un'osteria nei locali ristrutturati e recuperati nel contesto dell'edificio storico situato sulla collina montecchiese. La pandemia, però, ha frenato i piani del Comune di Montecchio Precalcino che lavora al progetto dal 2011 stanziando, negli anni, una somma complessiva di circa 500 mila euro. Ora c’è di nuovo aria di rinascita.
«Due anni fa abbiamo preferito attendere a causa dell'emergenza sanitaria: ci sembrava assurdo aprire un pubblico esercizio che andasse a creare una forma di concorrenza ai bar, ai locali e alle attività ricettive del paese, colpite duramente dalle norme disposte per frenare i contagi. In una situazione di sofferenza per il settore come questa, abbiamo voluto non aggravare la situazione pubblicando il bando di affidamento degli annessi di villa Cita», conferma il sindaco di Montecchio Precalcino, Fabrizio Parisotto. «Ora i contagi si stanno riducendo significativamente e si prospetta un graduale ritorno alla normalità: a Montecchio, per esempio, siamo passati da 350 a 25 positivi in poche settimane». Un miglioramento che, come confermato dal sindaco, ha portato la sua amministrazione a ipotizzare la pubblicazione del bando tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. «Gli annessi rustici sono una location ambita e ricercata, anche considerate la storicità del contesto e la posizione sulla collina, molto frequentata dagli amanti delle passeggiate e dall'aria aperta, non solo montecchiesi, ma di tutto il circondario. A conferma di ciò, c'è l'interesse manifestato negli anni da diverse persone», aggiunge.
«Dal 2011 il Comune ha investito circa 500 mila euro per il recupero e la ristrutturazione che ha portato alla creazione di una struttura completa di cucina, tre camere doppie dotate di bagno, un'area in cui potranno pranzare e cenare una trentina di persone, e di locali ad uso del personale. È passato del tempo, più di dieci anni, soprattutto perché si sono presentate delle problematiche da affrontare mettendo mano ai progetti iniziali per aspetti tecnici relativi alle canne fumarie, all'impiantistica della cucina e alla linea elettrica. Ogni modifica ha comportato l’attesa dell’approvazione da parte della Soprintendenza oltre a spese aggiuntive che abbiamo preferito distribuire nel tempo, considerati gli altri interventi a cui abbiamo preferito dare priorità».
Un iter lungo, terminato nel 2020, anno in cui il Covid-19 ha generato ulteriori criticità che hanno spinto l'amministrazione comunale a rimandare la pubblicazione del bando dell'affidamento. «Bando che intendiamo pubblicare nei prossimi mesi, anche considerando gli aggiornamenti delle disposizioni legate all'emergenza sanitaria. Con l’affidamento vogliamo promuovere il turismo lento sulla nostra collina, valorizzando villa Cita e il contesto paesaggistico della zona», conclude il primo cittadino. «Aspetto che cureremo anche tramite l'ultimazione, prevista in primavera, di quattro percorsi permanenti attorno al “monte” con cartellonistica, indicazioni e cenni storici»

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