«In agosto, a pochi giorni dalla fine della sagra, ci sono stati rubati 3.800 euro in contanti dalla nostra sede. Domenica sera, 48 ore dopo l'evento “Natale in piazza”, si è verificata una nuova effrazione con le stesse modalità». Per Stefano Dal Ferro, presidente della Pro loco di Dueville, è difficile dare ancora il beneficio del dubbio e pensare che questi siano “semplici” colpi. Risulta difficile, infatti, non ipotizzare che i balordi attendano lo svolgimento di una manifestazione pubblica per poi tentare il colpo e rubare gli incassi, come per altro già accaduto quest'anno in occasione della Festa del Bacalà di Sandrigo e della Notte Bianca di Montecchio Maggiore.
Leggi ancheLadri alla Notte Bianca. Via l’incasso di 20 mila euro
Ladro solitario
È proprio il recente episodio, accaduto alle 23.30 di domenica 10 dicembre, a rafforzare ulteriormente questi sospetti. «Un individuo a volto coperto ha scassinato l'ingresso dei locali della nostra associazione che si trovano al piano terra della stazione ferroviaria di Dueville. Ha forzato la serratura e rotto l'infisso per poi entrare. In sede, però, non c'era niente da rubare perché ormai non lasciamo più nulla», spiega Dal Ferro. A mettere in fuga il malvivente è stato un componente di Railway Music Studio, un'altra associazione con sede nella fermata ferroviaria come il gruppo La Bella Età, entrambe visitate dai ladri durante l'ultimo episodio in estate. Il volontario, che ha visto il ladro dileguarsi in sella a una bicicletta, ha immediatamente allertato i carabinieri ai quali è stata in seguito presentata denuncia.
Leggi ancheRapina alla Festa del Bacalà di Sandrigo: bottino 30 mila euro. Feriti il tesoriere e la moglie
Stazione dei treni al buio
«Anche questa volta, come in agosto, è riuscito a spegnere tutta l'illuminazione esterna della stazione dei treni. Non riesco ancora a spiegarmi come possa conoscere la posizione del quadro elettrico. Anche se in questa occasione non ha rubato nulla, restano da pagare i danni all'ingresso che si sommano a quelli di pochi mesi, quando aveva forzato una decina di porte nelle sedi dei tre gruppi», aggiunge il presidente della Pro loco. «Fatti come questo ci abbattono moralmente perché la sensazione che proviamo ora è di non poter stare tranquilli. Ci sentiamo presi di mira». Dopo il recente episodio, la Pro loco sta valutando di installare un sistema antifurto e ha avviato un confronto con l'amministrazione comunale per mettere in sicurezza l'area che però risulta già monitorata da due telecamere.