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Piovene

Ruba metadone e farmaci dall'ospedale, ventisettenne ai domiciliari

Il giovane era in cura al Serd, dopo la perquisizione nella sua casa di Piovene è stata trovata la refurtiva

Nella mattina di sabato 20 maggio, un 27enne di Piovene, è stato arrestato per detenzione illegale di un ingente quantitativo di metadone ai fini di spaccio e per furti continuati presso il Serd dove era in cura. I due furti erano avvenuti la sera del 7 aprile e la notte a cavallo del 19 maggio. Durante le razzie aveva rubato complessivamente 19 litri di metadone in sciroppo e 70 pastiglie di Subutex, farmaci specifici utilizzati per trattare la dipendenza da oppioidi.

le indagini avviate dopo il primo furto di farmaci

L’indagine è stata avviata subito dopo il primo furto all’interno del Servizio per le Tossicodipendenze dell’Ospedale di Thiene dove diversi flaconi di metadone e farmaci erano stati rubati. Grazie all’attività investigativa, supportata anche dalle immagini del sistema di videosorveglianza, i carabinieri thienesi sono riusciti a identificare l’autore che è risultato poi essere lo stesso che, la sera del 18 maggio successivo aveva perpetrato l’altro furto con le stesse modalità di intrusione, forzando le porte d’ingresso degli ambulatori, durante il quale si era impossessato di altri 12 flaconi di metadone.

Dopo la perquisizione di sabato a Piovene trovata la refurtiva

L’autorità giudiziaria, già informata per il primo episodio criminoso di aprile, ha emesso un decreto di perquisizione a carico del responsabile. Il giovane, nelle prime ore di sabato 20 maggio, dopo essere stato rintracciato in una abitazione di Piovene Rocchette, al momento della perquisizione, è stato trovato in possesso della refurtiva. In particolare, sono stati rinvenuti i dodici flaconi di metadone rubati poche ore prima e tutte le 70 pastiglie di Subutex razziate la volta prima. L’arrestato, dopo la perquisizione a suo carico, è stato accompagnato presso il comando di via Lavarone per essere sottoposto al foto-segnalamento e alle procedure di rito. Subito dopo, su disposizione del magistrato di turno, è stato trasferito dagli stessi militari della radiomobile presso l’abitazione dei genitori in regime degli arresti domiciliari in attesa della convalida dell’arresto.

Nella tarda mattinata del 23 maggio, infatti, dopo essere comparso davanti al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Vicenza, a seguito della convalida del suo arresto, lo stesso è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con divieto assoluto di comunicare con terze persone diverse dai conviventi.

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