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Dueville

Rischia di morire di freddo, salvato da una passante

Un giovane viaggiava in bici con la compagna da Marostica a Vicenza: è finito a terra esanime. Soccorsi del Suem

Si accascia a terra in strada Marosticana, a Dueville, mentre sta pedalando verso Vicenza con la compagna e rischia la morte per il freddo. È stata una passante che aveva appena portato fuori il cane per la prima passeggiata della giornata, ieri (martedì 16 aprile) alle 6.30, a notare la presenza di A.L., 29 anni, residente a Marostica. Accanto, la compagna che, non si sa esattamente da quanto, stava lì a fumare nervosamente sigarette con la batteria del suo smartphone a zero. 

I soccorsi

È stata la duevillese a comporre il 118. La centrale operativa di via Cappellari a Vicenza ha inviato un’automedica e un’ambulanza che sono arrivate nel giro di pochi minuti in codice rosso poco distanti dal civico 313, dove il ragazzo giaceva a terra su un’aiuola.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, la coppia avrebbe intrapreso un viaggio su bici elettriche da Marostica a Vicenza con l’obiettivo, probabilmente, di cercare della sostanza stupefacente nel capoluogo berico. Solo che, durante il viaggio, la bici si sarebbe scaricata e sarebbe stata spinta a mano. In più, il ragazzo avrebbe fatto uso di eroina e non avrebbe retto alla reazione accasciandosi a terra.

È stato molto lungo l’intervento dei sanitari che sono riusciti a risvegliare il giovane. Se per caso la passante non avesse composto il numero di emergenza sanitaria, il marosticense avrebbe perso la vita nel giro di poco più di mezz’ora: era praticamente rigido e preda di un’avanzata ipotermia. Una situazione al limite, aggravata dall’assunzione di sostanze stupefacenti. 

L’ospedale

Dopo l’intervento in urgenza che ha portato alla stabilizzazione delle condizioni, il giovane è stato caricato in ambulanza e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo. Lì, da quanto è stato possibile ricostruire, si è pienamente ripreso e ha rifiutato di sottoporsi a ulteriori accertamenti.

Di quanto accaduto, sono stati anche avvisati i carabinieri della Compagnia di Thiene che sono arrivati con una pattuglia, constatando quanto avvenuto e facendo gli accertamenti del caso, che hanno dato esito negativo. Insomma, da quanto è stato possibile appurare da una ricostruzione non chiara e avvenuta soprattutto sulla base delle ammissioni frammentarie della ragazza rimasta seduta a bordo strada, la pedalata notturna di oltre 30 chilometri da Marostica a Vicenza in cerca di droga avrebbe potuto costare cara ma, grazie al senso civico della passante, tutto si è risolto con uno spavento. 

Karl Zilliken

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