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Breganze

Pensionato morto in casa. Aperta un’inchiesta

Guido Cristofori, 74 anni, è stato trovato privo di vita nel suo letto dal figlio. Il pace maker pare avesse segnalato il malore
Guido Cristofori
Guido Cristofori
Guido Cristofori
Guido Cristofori

La procura ha aperto un’inchiesta - al momento senza indagati - per la morte di Guido Cristofori, 74 anni, pensionato, residente a Breganze. Cristofori è stato trovato esanime dal figlio, lunedì mattina, nel suo letto. Il decesso risalirebbe alla notte tra sabato e domenica della scorsa settimana. 
La decisione della procura di aprire un’inchiesta sul decesso del pensionato è legata al fatto che a Cristofori, sofferente di una patologia cardiaca, era stato impiantato un pace maker.

Il pace maker avrebbe inviato il segnale di emergenza

Il dispositivo salva vita sarebbe stato collegato all’ospedale di Santorso e prima della morte del 74enne l’apparecchio, a quanto pare, avrebbe segnalato il malore. Il punto è che nessuno, all’interno dell’ospedale, avrebbe letto i dati del pace maker e allertato quindi i soccorsi. La procura, che ha disposto l’autopsia sul corpo di Cristofori (l’esame autoptico sarà svolto dall’anatomopatologo Cirnelli e dal primario di Cardiologia dell’ospedale di Verona), con l’inchiesta vuole appunto appurare se le cose siano andate effettivamente così.

Le indagini aperte per individuare eventuali responsabilità

Se, davvero, l’apparecchio avesse mandato il segnale che qualcosa non stesse funzionando nel cuore del pensionato, ma nessuno, alla fine, fosse riuscito a coglierlo. E, nel caso, per quale motivo. Perché il monitoraggio dell’apparecchiatura non era presidiato? Per assenza del personale? Tutti quesiti a cui le indagini ora dovranno cercare di dare una risposta.
«Mio padre, abitava da solo; io lo avevo visto venerdì a pranzo e stava bene – ha raccontato il figlio Marco -. Poi lunedì a mezzogiorno sono andato a trovarlo e l'ho trovato deceduto nel suo letto probabilmente per un malore. Aveva avuto un infarto nel 2010 e dopo molti anni gli avevano impiantato un pacemaker e da allora era sempre stato in buona salute. Cosa sia successo tra sabato notte e domenica mattina esattamente non lo sappiamo. Però probabilmente qualcosa è andato storto perché il pacemaker quando segnala l'arrivo di un malore lancia un avviso al centro controlli dell'ospedale di Santorso per far partire i soccorsi. Lì qualcosa non ha funzionato e non si capisce perché. Altra situazione strana è il fatto che noi abbiamo ricevuto una telefonata dall'ospedale di Santorso addirittura il lunedì verso le 13. In estremo ritardo, ovviamente. Adesso stiamo attendendo l'autopsia che chiarirà le cause del decesso e poi vedremo a quali conclusioni arriverà l'inchiesta per decidere come procedere. Stiamo anche cercando di comprendere quando sarà possibile celebrare il funerale».

Matteo Bernardini Silvia Dal Maso

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