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Marano Vicentino

Morto in moto a 64 anni, la ricostruzione dell'incidente: «Un doppio sorpasso»

Nel tragico schianto ha perso la vita Giacomo Xotta di Marano. Un 19enne di Piovene alla guida di una Lancia è stato iscritto nel registro degli indagati.
Un agente della polizia locale durante i rilievi accanto alla moto di Xotta
Un agente della polizia locale durante i rilievi accanto alla moto di Xotta
Un agente della polizia locale durante i rilievi accanto alla moto di Xotta
Un agente della polizia locale durante i rilievi accanto alla moto di Xotta

Un doppio sorpasso, e poi la corsa fra i campi fino allo schianto. È una delle possibili ricostruzioni del terribile incidente che domenica 28 maggio è costato la vita a Giacomo Luigi Xotta, 64 anni, di Marano. Oggi (mercoledì 7 giugno), nella chiesa parrocchiale di Priabona di Monte di Malo, saranno celebrati, alle 15, i funerali della vittima, elettrotecnico in pensione, che ha lasciato nel dolore la moglie Laura, i figli Enrico e Andrea e gli altri parenti, oltre ai tanti amici, fra cui quelli del Motoclub Priabona che aveva salutato poco prima di morire.

Come noto, il pubblico ministero Salvadori ha fatto sequestrare una Lancia Y e una Citroen Saxo, oltre alla moto di Xotta, e ha iscritto sul registro degli indagati un 19enne di Piovene, alla guida della Lancia (è difeso dall’avv. Nicola Guerra, mentre la famiglia Xotta, attraverso Studio3A-Valore, è tutelata dall’avv. Davide Picco).
Lo schianto era avvenuto fra via degli Alpini e via Carducci a Marano, mentre il motociclista tornava a casa dopo una gita: era atteso per una festa di compleanno.

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La ricostruzione dell'incidente

In base ad una prima ipotesi formulata dalla procura, sulla scorta degli accertamenti del consorzio di polizia locale Nordest Vicentino, Xotta stava percorrendo via degli Alpini. Davanti a lui la Lancia, e più avanti ancora la Saxo. Vi sarebbe stato un doppio sorpasso, nel corso del quale la Lancia di Castelli avrebbe urtato la Citroen, e la moto della vittima avrebbe colpito la Lancia. Piccoli urti, in verità: ma saranno gli accertamenti sui mezzi sotto sequestro a stabilirlo. 

Xotta avrebbe sterzato bruscamente sulla sinistra, finendo fuori dalla carreggiata: con la sua moto avrebbe percorso un lungo tratto di sterrato, oltre un centinaio di metri; forse avrebbe inteso, da motociclista esperto qual era, rientrare in strada. Ma avrebbe colpito con violenza un terrapieno, che sostiene via Carducci: un urto terribile, che lo avrebbe fatto sbalzare di sella, andando a finire dall’altra parte della strada, a diversi metri di distanza anche dalla sua moto. È stato lì che i soccorritori lo hanno trovato, quando ormai per lui non c’era più nulla, purtroppo, da fare.

Se sia questa la ricostruzione corretta, e se vi siano responsabilità da parte degli altri automobilisti, sarà eventualmente la procura a chiarirlo. È probabile che il magistrato disponga una consulenza per fare piena luce sulla dinamica del doppio incidente, affidandola a un esperto del settore. 

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