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SARCEDO

Fattambrini si candida, sfida rosa

Scontro al femminile quello per la carica di sindaco alle prossime elezioni dopo l’annuncio di Federica De Muri
La candidata Miria Fattambrini, legale di 49 anni
La candidata Miria Fattambrini, legale di 49 anni
La candidata Miria Fattambrini, legale di 49 anni
La candidata Miria Fattambrini, legale di 49 anni

Sarà uno scontro tutto al femminile quello che si prospetta a Sarcedo per le elezioni amministrative. A Federica De Muri, che punta a portare avanti il lavoro svolto dall’attuale sindaco Luca Cortese, si contrappone Miria Fattambrini, 49 anni, avvocato che si occupa prevalentemente di diritto civile e amministrativo. Fattambrini non è nuova alla politica: ha ricoperto, dal febbraio 2017 sino a fine mandato, la carica di assessore esterno nel Comune di Monte di Malo con deleghe alle politiche sociali e ai rapporti con le partecipate e da 5 anni siede tra i banchi dell’opposizione proprio del Comune di Sarcedo. Ora ha deciso di mettersi in gioco convinta di «poter fare molte cose positive. Voglio mettere tutti i cittadini al centro dell’azione politica in modo tale che nessuno si senta escluso e che ciascuno si senta stimolato a portare il proprio contributo».

Ad appoggiarla c’è la lista civica “Svolta con noi”

«Il nome ben rappresenta lo spirito che anima i componenti, ovvero la voglia di un netto cambio di rotta; si tratta di una lista del tutto avulsa da qualsivoglia ideologia politica e che ha come unico denominatore la comune volontà di fare bene e del bene per Sarcedo. In questi giorni sto definendo le persone che entreranno a far parte della lista che rappresento; la scelta non è facile, perché il gruppo è piuttosto numeroso e coeso. La lista sarà sicuramente composta da uomini e donne che in parte si affacciano per la prima volta alla macchina amministrativa, e da altri che hanno già maturato ampia esperienza sul campo».

Nuove forze e nuove persone

Nuove forze e persone con esperienza che contestano all’amministrazione Cortese di aver perso un contributo di centinaia di migliaia di euro che serviva per la ristrutturazione della palestra della scuola media. «Hanno assunto direttamente l’assistente sociale, mentre noi avremmo mantenuto il servizio tramite cooperativa che per i 10 anni precedenti aveva dato un buon servizio, semmai avrei incrementato il numero degli operai». E poi «avremmo favorito il coordinamento delle associazioni tramite Pro loco per non perdere importanti eventi in paese; avremmo ascoltato e coinvolto maggiormente, e sin da subito, i cittadini su temi rilevanti per il paese».

Ecco, allora il programma elettorale

«Fin da subito vogliamo affrontare tutte le criticità che ci sono state segnalate dai cittadini, perché la svolta sia effettiva e percepita. Di certo dobbiamo immediatamente dare impulso e stabilità all’organizzazione dei servizi ai cittadini, per favorire risposte veloci e adeguate ai bisogni. Il servizio di assistente sociale è stato molto penalizzato in questi anni, quindi priorità e massima attenzione alle esigenze delle persone fragili, implementando il supporto alle famiglie. Un secondo punto è rilanciare opere importanti per l’istruzione e per lo sport. Abbiamo la scuola media chiusa da 4 anni, urge completarla e dotarla di una nuova palestra; abbiamo l’area del palasport che va riqualificata e vissuta come vero polo sportivo e sociale. Come terzo punto, massima cura e sicurezza per il nostro territorio e per lo sviluppo del paese. Le manutenzioni sono da implementare per avere strade e spazi pubblici usufruibili e attrattivi; adottare un modello di “controllo di vicinato” supportato da maggiore presenza del Consorzio di polizia locale Nordest Vicentino; maggiore operatività delle strutture tecniche comunali nel monitoraggio ambientale, sempre in collaborazione con la protezione civile; per lo sviluppo del paese, rigenerare alcune aree come la piazza del Municipio, supportare e facilitare le associazioni nel riprendere e fare crescere gli eventi che in questi anni hanno sofferto, vedi Summer fest e Festa dell’uva, valorizzare ulteriormente Ca’ Dotta e l’indotto che può generare».

 

Silvia Dal Maso

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