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Alto Vicentino

È l'ora dei medici di base privati, pagando. Scoppia il caso

A Breganze un laboratorio di analisi fornisce dottori che possono fare visite a domicilio, ma ad un costo. L'Ulss: «È legale però faremo degli accertamenti»

Il medico di base non c'è, non risponde, fissa una visita solo tra qualche giorno? C'è il "medico di famiglia" privato, che fornisce la prestazione subito, nella stessa giornata. Senza lunghe attese, certo, ma ad un prezzo e questo deve essere chiaro. Il fenomeno sta nascendo nell'Alto Vicentino, con il servizio del laboratorio di analisi "Venetalab" di Breganze.
La situazione è sotto gli occhi di tutti: a causa di diversi fattori, in primis la carenza di medici di medicina generale, il rapporto tra i cittadini e il proprio medico di base è andato affievolendosi. Problemi nel prendere la linea del call center per prenotare una visita o anche solo per aver un consulto, visite che vengono fissate a diversi giorni di distanza, assenza di una figura che originariamente rappresentava un punto di riferimento, nei paesi, per le famiglie, per gli anziani: sono diverse le criticità emerse nell'ultimo periodo. Una situazione che è stata esasperata dal Covid, con le difficoltà nei contatti e il super lavoro a cui erano costretti i camici bianchi, ma che perdura anche ora che l'emergenza si è conclusa.

Il servizio e il costo

A cercare di colmare questo vuoto è così arrivata l'idea imprenditoriale dei medici di base privati: attraverso una telefonata ad una segreteria sempre aperta dalle 7 alle 18, è possibile fissare una visita, anche il sabato e la domenica, con un medico di medicina generale, al quale l'utente potrà illustrare il proprio problema. Ma attenzione, tutto questo ha un costo: 70 euro per visita, ma la cifra cala tra i 20 e i 40 euro se si tratta di un colloquio di pochi minuti o cresce oltre i 70 se nella prestazione sono compresi piccoli interventi. Per le visite a domicilio, invece, si spendono 150 euro. E non è finita: il medico privato non può prescrivere la ricetta "mutuabile" rossa e non può dare giorni di malattia.

«Il servizio nasce da un'esigenza - spiega Francesco Amarù, direttore e titolare di "Venetalab" -. Quasi ognuno di noi, per parlare con il proprio medico, deve aspettare più giorni; quando poi riusciamo a contattarlo, questi magari ha poco tempo. Il problema è legato al fatto che i medici sono sempre meno, ma anche la questione Covid ha allontanato il paziente dal professionista. Io ho notato questo allontanamento; come spesso accade, il privato arriva dove il pubblico è assente; cerchiamo quindi di dare un servizio per mancanza di servizio pubblico, utilizzando i medici in pensione e i camici bianchi che possono fare una percentuale di ore in privato. Certo, è un servizio a pagamento, ma in questo modo si può chiamare la mattina e ottenere una visita al pomeriggio». Per legge, i medici privati possono comunque leggere il referto di una Tac, di una risonanza o degli esami del sangue. «I medici privati non vanno contro i colleghi che lavorano nel settore pubblico - specifica Amarù -. Non vogliamo assolutamente sostituire il sistema sanitario nazionale, bensì essere di ausilio al pubblico. Quando viene richiesta una visita, chiediamo all'utente chi è il suo medico di base in modo da conoscere i suoi metodi, il suo modus operandi. Da noi, poi, il paziente viene visitato con calma, è seguito, coccolato. Se un cittadino, poi, non è soddisfatto di un responso del proprio dottore, può venire da noi per sentire un altro parere. E i consigli dei medici privati possono poi essere utili agli stessi medici di famiglia».

L'Ulss 7: «Faremo accertamenti»

«È un fenomeno emergente - spiega il direttore generale dell'Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza -. Non è contro la legge, è come andare dal dentista. Devo dire, però, che a Breganze c'è una medicina di gruppo che funziona bene, tutti i cittadini hanno il loro medico di base, quindi mi sembra una cosa inutile. È un servizio privato, non è in convenzione, non sostituisce il sistema sanitario nazionale, né il medico di medicina generale. Faremo una segnalazione a chi di dovere per verificare che sia tutto corretto».

Matteo Carollo

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