<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Bici a ruba in stazione Scatta il primo arresto

Alcune biciclette in sosta alla stazione dei treni
Alcune biciclette in sosta alla stazione dei treni
Alcune biciclette in sosta alla stazione dei treni
Alcune biciclette in sosta alla stazione dei treni

Non c’è pace per i pendolari della stazione di Thiene. Ai ritardi o soppressioni dei treni e ai guasti ai convogli, si aggiunge l’incubo dei ladri di biciclette. I malviventi, armati di tenaglie per tagliare le catene utilizzate per assicurare le due ruote alle rastrelliere, fanno razzia di questi mezzi che facilmente diventano merce di scambio per qualche dose di droga. Furti che avvengono tranquillamente di giorno: i ladri sembrano conoscere a menadito gli orari dei treni più frequentati, soprattutto dai giovani che raggiungono la stazione in bici, e poi attendono il momento giusto per colpire. I furti di biciclette in stazione, fenomeno noto da anni, si intensificano, infatti, in autunno quando ricominciano le scuole. E così fioccano le denunce al Consorzio di polizia locale Nordest Vicentino. Solo nel mese di ottobre, i vigili hanno raccolto le segnalazioni di sei biciclette rubate. Da qui la decisione del comandante Giovanni Scarpellini di servirsi di azioni in borghese, con la complicità dei nuovi agenti, poco conosciuti dai malviventi, per contrastare il fenomeno. L’azione è andata in scena mercoledì mattina e ha dato i suoi frutti: per Mageljas Mirel, 28 anni di origine bosniaca residente a Sarcedo sono scattate le manette. L’OPERAZIONE. La polizia locale ha organizzato un servizio in borghese. Uno degli agenti ha notato che un giovane, già arrestato per furti di biciclette al Carrefour il 26 maggio, si è avvicinato con fare sospetto alla rastrelliera dove studenti e lavoratori pendolari sono soliti lasciare il loro mezzo prima di prendere il treno. Il secondo agente, che essendo in servizio da poco a Thiene ai più è sconosciuto, si è avvicinato al giovane, mantenendo una posizione defilata per poterlo osservare. Pochi istanti dopo, erano circa le 10.30, il giovane ha cercato di tagliare, con una tenaglia, una grosso cavo che assicurava una bicicletta alla rastrelliera. È quindi intervenuto, prima che il giovane riuscisse a completare il taglio. Dopo essersi qualificato e aver richiesto l’intervento del collega, ha proceduto all’arresto in flagranza di reato di Mageljas Mirel. La bicicletta che voleva rubare apparteneva a uno studente pendolare, che poco dopo lo scatto delle manette è arrivato in stazione. Ha raccontato che, come ogni giorno, aveva posteggiato la bicicletta per prendere il treno che lo porta a scuola. Ieri durante il rito per direttissima l’arresto è stato convalidato ma Mirel è stato rimesso in libertà in attesa del processo fissato per il 6 dicembre, il 5 novembre sarà processato per l’altro furto. LA PUNZONATURA. Il furto di biciclette, che accade in particolare nei parcheggi delle scuole e alla stazione dei treni, da qualche anno viene contrastato dal Consorzio di polizia locale con la tecnica della punzonatura. E i risultati si sono visti. L’anno scorso le denunce di furto delle due ruote sono state 44, mentre quest’anno, ad oggi, si fermano a dieci. E sempre l’anno scorso, grazie alla punzonatura, i vigili hanno rintracciato otto bici che sono state restituite ai proprietari. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Maso

Suggerimenti