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Arsiero

Stacchio “paga”
il funerale
a Ermes Mattielli

Ermes Mattielli con Robertino Zancan. FOTO DONOVAN CISCATO
Ermes Mattielli con Robertino Zancan. FOTO DONOVAN CISCATO
Ermes Mattielli con Robertino Zancan. FOTO DONOVAN CISCATO
Ermes Mattielli con Robertino Zancan. FOTO DONOVAN CISCATO

Elia Cucovaz

Avrebbero dovuto contribuire alle spese legali. «Ora serviranno per pagare il funerale». La voce di Robertino Zancan è piena di amarezza. Ma anche di rabbia: «Ermes Mattielli era una persona a cui la vita non ha mai regalato nulla, e ora oltre a tutto il resto gli hanno tolto anche quella». Ma i soldi di “Io sto con Stacchio” no. I duemila euro raccolti tramite la vendita delle famose magliette a sostegno del benzinaio di Ponte di Nanto che non più tardi di due settimane fa lo stesso Zancan insieme con Graziano Stacchio aveva portato a Mattielli per aiutarlo ad affrontare il processo d’appello, ora verranno utilizzati per pagare le esequie. «Abbiamo preso le nostre precauzioni affinché quel denaro fosse a disposizione di Ermes, ma non potesse essergli sottratto».

Il funerale di Mattielli sarà celebrato domani, lunedì, alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Arsiero.

LA RUSPA. Zancan si esprime dopo aver appreso la notizia che adesso l’eredità di Ermes Mattielli sarà devoluta allo Stato, che si dovrà impegnare, in qualità di legittimo successore, anche a liquidare il risarcimento di 135 mila euro dovuto a Cris Caris e Blu Helt, i nomadi che trovò dentro il suo deposito di rottamaio e rischiò di uccidere a colpi di pistola. Ma l’Erario risponderà non oltre il valore dei beni posseduti dal defunto. «Fosse per me - afferma l’orafo - abbatterei la casa con una ruspa piuttosto che vederla nelle mani di quei delinquenti. Ermes non avrebbe mai accettato una cosa del genere: anzi, è morto proprio per la preoccupazione che gli pignorassero la casa».

IL DENARO. Del denaro devoluto a Mattielli dal “Comitato in difesa dei cittadini onesti vittime dell’ingiustizia”, i parenti che si stanno occupando del funerale di Mattielli dicono di non sapere nulla. Ma Zancan rassicura: «Quei soldi li teniamo sotto controllo». Lo stesso Mattielli, anche ad altri che gli avevano proposto di aiutarlo economicamente, aveva risposto che lui soldi in mano non ne voleva: «Altrimenti me li portano via».

L’INCONTRO. «Avevo visto Ermes l’ultima volta la settimana scorsa - racconta Zancan - Eravamo in uno studio televisivo, stava per cominciare il programma e lui mi ha detto “Sto male, sto male, credimi sto male”. Gli ho chiesto dove. E lui si è stretto lo stomaco. Adesso so che quel dolore alo ha portato alla morte».

«È letteralmente scandaloso che l’eredità del povero Ermese Mattielli finisca nelle mani di chi gli ha rovinato la vita - è il commento dell’europarlamentare Mara Bizzotto della Lega Nord - Siamo di fronte all’ennesima follia dello Stato italiano e delle sue assurde leggi che premiano i delinquenti e puniscono le vittime». «Lo Stato - aggiunge Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale - alza la voce solo con gli umili, se la prende con gli onesti e lascia i farabutti liberi di agire pressoché indisturbati».

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