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SCHIO

Ex Lanerossi, via libera al piano. In futuro anche asilo e fast food

di Rubina Tognazzi
Sono due delle possibili destinazioni d’uso che contemplano anche aree produttive e commerciali
Un esempio dei futuri capannoni, nel caso fossero tutti da 5 mila metri TOGNAZZI
Un esempio dei futuri capannoni, nel caso fossero tutti da 5 mila metri TOGNAZZI
Un esempio dei futuri capannoni, nel caso fossero tutti da 5 mila metri TOGNAZZI
Un esempio dei futuri capannoni, nel caso fossero tutti da 5 mila metri TOGNAZZI

Approvata la delibera del piano urbanistico attuativo “Pua”, per l’area degli ex stabilimenti della Lanerossi della zona industriale di Schio. Ultimo tassello di un lungo percorso che ora apre le porte ad una nuova era per l’immensa area da 320 mila metri quadrati, dismessa da anni nel cuore della zona industriale scledense. L’area si conferma a destinazione prettamente produttivo-direzionale con una piccola parte food e commerciale ed un asilo aziendale. 

Via libera al piano

Dopo l’approvazione, a marzo, della valutazione ambientale strategica in Regione e la successiva valutazione di incidenza ambientale, giovedì con l’approvazione della delibera di giunta la società proprietaria, Immobili e partecipazioni Srl, potrà presentare le richiesta dei permessi per costruire. «La società potrà decidere di vendere tutto con il piano operativo o a lotti e iniziare le opere di abbattimento, i sotto servizi e le opere complementari», spiega il sindaco Valter Orsi.

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Si parte con la rotatoria

«In primis dovrà essere realizzata la rotatoria su via Luigi Dalla Via che darà un nuovo accesso all’area e poi potranno partire con il crono programma. Nel piano urbanistico ci sono dei punti fissi che devono essere realizzati prima di costruire e sono il grande stradone centrale, la ciclabile, la viabilità perimetrale e le aree verdi». E poi entra nel dettaglio: «Per il dimensionamento sono state previste unità minime di intervento di 5 mila metri quadrati, ma non è vincolante perché, se si rispettano i volumi nei comparti, potrebbero esserci capannoni da 10, 20 o 30 mila metri quadrati». 

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I 32 lotti edificabili

Il Pua prevede la realizzazione di 32 lotti edificabili, di cui 5 a destinazione food commerciale, collocati a margini dell’area e 27 a destinazione artigianale-produttiva, per un totale di superficie di circa 190 mila metri quadrati. Cinquemila metri quadrati saranno destinati a piste ciclabili e 76 mila al verde, tra gestione pubblica e privata. Altri 27 mila metri saranno usati per la viabilità interna all’area, circa 3.700 per marciapiedi e 15 mila per i parcheggi, tra cui alcuni riservati ai camion. L’accesso all’area sarà possibile da tre ingressi: a nord da viale dell’Industria, a nord-est da via Luigi Dalla Via (dove verrà parzialmente modificato l’attuale innesto) e a est da via Luigi Cazzola, grazie alla realizzazione di una nuova rotatoria.

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Si sarà anche un asilo

«Il piano urbanistico determina le suddivisioni e compartimentazioni dell’area - spiega Orsi - la suddivisione dipenderà dalle necessità di chi acquisterà i lotti. I cinque lotti per area food commerciale saranno di varie dimensioni e potranno essere destinati ad esposizioni di auto, ristoranti, fast food. La novità è che abbiamo individuato un’area di servizio che confina con il parco, per cui stiamo definendo un progetto di asilo aziendale, nell’ottica di aumentare i servizi a favore dei cittadini e le famiglie. Sappiamo che ci sono disponibilità da parte delle aziende di sostenere il progetto welfare di asilo aziendale per cui abbiamo identificato un’area consona». 

Nella mattinata di ieri il sindaco Valter Orsi ha consegnato simbolicamente la delibera all’amministratore delegato di Immobili e Partecipazioni srl, Maurizio Cornale, nell’entrata degli stabilimenti.

 

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