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Santorso

Morto in ospedale
Le cause del rogo
sono un mistero

di Diego Neri
Sopralluogo del pm all’ospedale di Santorso
Sopralluogo del pm all’ospedale di Santorso
Sopralluogo del pm all’ospedale di Santorso
Sopralluogo del pm all’ospedale di Santorso

SANTORSO. L'uomo ricoverato in psichiatria è morto per asfissia, ma le cause del rogo scoppiato nella sua camera restano un mistero. Ieri, il medico legale Vito Cirielli, incaricato dalla procura, ha eseguito l’autopsia insieme alla collega Alessandra De Salvia, chiamata dalla difesa degli indagati. I primi esiti confermato che il decesso è avvenuto per soffocamento: Eugenio Carpenedo, lo scledense di 63 anni, ospite della “Casa gialla” d di Santorso, non è più riuscito a respirare. 
Ieri, il pubblico ministero Serena Chimichi ha preso parte all’esame ed ha compiuto un sopralluogo all’interno del reparto di psichiatria, dove nella notte fra giovedì e venerdì è avvenuto il dramma. Nel corso del sopralluogo, è stata data risposta ad alcune delle tante domande emerse dopo la tragedia. Carpenedo era stato visto un paio d’ore prima del dramma, e stava bene. Era in una camera con due letti, ma il secondo era vuoto. La stanza, molto spoglia, era totalmente annerita dal fumo, e la porta era chiusa, non a chiave; la vittima è stata trovata per terra, e non aveva alcun segno sul corpo che indicasse che era stata costretta a letto da legacci, ma presentava evidenti ustioni. Resta da capire perché non abbia provato ad uscire o a dare l’allarme.
 

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