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Santorso

Lupo a passeggio vicino alle case. «È rimasto lì una decina di minuti»

Il lupo immortalato da Giuseppe Bonotto in località Roagna, nel territorio di Santorso
Il lupo immortalato da Giuseppe Bonotto in località Roagna, nel territorio di Santorso
Il lupo immortalato da Giuseppe Bonotto in località Roagna, nel territorio di Santorso
Il lupo immortalato da Giuseppe Bonotto in località Roagna, nel territorio di Santorso

Un lupo a Santorso, nella zona di Roagna. L’avvistamento è dello scorso fine settimana. A dare l’allarme Giuseppe Bonotto, orsiano che risiede poco più a valle, dove ha posizionato la fototrappola che ha catturato l’immagine dell’esemplare. Dalla foto la conferma: «Gamba lunga e coda sottile, non folta e corposa come nel cane - spiega Luca Segafreddo, responsabile settore 2 dell’ambito territoriale di caccia di Vicenza nord che corrisponde ai Comuni di Schio, San Vito, Santorso, Piovene, Torrebelvicino, responsabile del primo soccorso alla fauna selvatica -. Corporatura snella e filante, quando solitamente nel pastore tedesco soprattutto, ma anche nel lupo cecoslovacco, si tende ad avere maggiore rotondità. Si tratta di un lupo».

La presenza del lupo sul Summano è già nota, ma catturarne l’immagine vicino casa non è cosa di tutti i giorni. «È passato a trovarci - racconta Giuseppe Bonotto -. Abbiamo delle fototrappole installate per vedere gli animali selvatici che passano vicino a noi. Si è fermato una decina di minuti davanti al capanno e poi se n’è andato. Con tutta probabilità erano in due, perché guardando bene le immagini c’erano degli altri occhietti. Noi veniamo qui al mattino per passare la giornata perché abbiamo l’orto e il bosco da tenere in ordine. Avevamo già trovato tracce della presenza del lupo questa primavera. Sotto al cimitero vecchio abbiamo anche rinvenuto, sempre in primavera, una femmina di daino morta, mangiata dal lupo. Se è da solo non fa paura, il problema è se arriva in branco. Il sospetto è che si abbassino anche per la sete, perché in montagna non trova acqua».

«Il lupo io l’ho visto due volte di recente sul Summano - spiega Segafreddo -. Ad aprile erano in due, in una giornata uggiosa, e si sono trattenuti attorno alla malga del Gam fino a sera. Il fatto che si avvicinino alle case è dovuto a due fattori: il primo è che il lupo da noi non è tornato per irradiazione naturale, ma perché lo hanno liberato; il secondo è che vicino ai luoghi abitati l’animale sente odori e sa che può facilmente reperire del cibo». Il fabbisogno giornaliero medio di carne di un lupo nelle nostre zone è quantificato in circa 3-5 chilogrammi. «Un piccolo branco – continua Segrafreddo - è in grado di mangiare un capriolo alla settimana, ciò significa che nel giro di un anno la popolazione dei caprioli è destinata a ridursi. Il lavoro che viene fatto dai cacciatori, con la caccia di selezione per il mantenimento della fauna, viene in parte vanificato. Il responsabile dell’associazione cacciatori veneti ha recuperato un capriolo mangiato, e si vede chiaramente che è stato un lupo, in solitaria».

Ma il lupo nelle nostre zone sta prendendo territorio. «Ne sono stati avvistati due, tra la zona Siberia di Magrè e lo Zovo. Con le fototrappole facevamo una dozzina di immagini buone di animali selvatici alla settimana, adesso ne faccio una o due in un mese. Ci sono zone dove non passa più nulla nemmeno di notte. Da 4 anni ci sono le fototrappole e gli animali che erano sempre passati di lì non passano più. C’è un motivo. Il lupo c’è e vedremo sempre più animali selvatici arrivare verso la città. Il capriolo a Schio è presente in maniera frequente in vari punti, in Valletta, a Resecco, vicino l’ex ospedale, davanti al PalaRomare. L’avvicinarsi è dovuto al fatto che si sentono più protetti. Il lupo teme comunque l’uomo». 
Il problema potrebbe riversarsi sugli animali domestici lasciati in giardino o nei recinti, perché se il lupo arriva e ha fame, non distingue capriolo da cane. La protezione degli animali d’affezione soprattutto la sera è fondamentale soprattutto in alcune aree del territorio.  

Rubina Tognazzi

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