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Schio

Lega e FdI pronti alla lista unica: «Da Marigo solo porte in faccia»

Ciambetti smorza i toni e rilancia l'alleanza di centrodestra. Delegittimato Bandolin: «Direttivo decaduto»

Dopo il temporale scatenato dalle dichiarazioni di Bandolin, la Lega cerca di riportare il sereno e prova a ripartire dalle sezione commissariata, dopo l'abbandono della segretaria, Ilenia Tisato. Appurato poi che, nonostante tutti i tentativi, Orsi e Marigo non hanno lasciato uno spiraglio per dialogare, Lega e Fratelli d'Italia stanno lavorando per presentare insieme una lista e «un candidato autorevole che rappresenti il centrodestra», mentre Forza Italia si è già sganciata dichiarando il suo sostegno alla candidatura di Cristina Marigo.

«Un certo nervosismo pre elettorale c'è sempre stato», riconosce Roberto Ciambetti, delegato dalla Lega a seguire le vicende di Schio. «Mi auguro che si possa creare una bella lista, rappresentativa del centrodestra unito, che permetta agli scledensi di scegliere da che parte stare. E che Enrico Bandolin voglia continuare a dare il suo contributo alla Lega per fare il bene di Schio. Vorrei però ricordare che con le dimissioni di Tisato decadono tutte le cariche. Nei prossimi giorni sarà nominato un commissario esterno e autorevole», dice Ciambetti. Parole che hanno un peso specifico non indifferente: in parole povere Bandolin si proclama portavoce della Lega in qualità di vicesegretario, ma di fatto non lo è più, quindi rappresenta solo se stesso.Chi non nasconde un certo fastidio verso l'amministrazione uscente è il deputato Silvio Giovine (FdI): «Insieme alla Lega - spiega - con cui c'è totale intesa, abbiamo cercato in tutti i modi di dialogare con Orsi e Marigo, ricevendo solo porte in faccia in modo pregiudizievole. Il nostro obiettivo era sedersi attorno a un tavolo e definire un programma condiviso.

La risposta, incomprensibile, è stata di totale chiusura. Io mi auguro che questo non porti a consegnare la città al centrosinistra». Giovine fa poi un'analisi politica: «Siamo convinti che negli ultimi 10 anni molti elettori del centrodestra abbiamo scelto Orsi perché vedevano in lui un'alternativa al centrosinistra. Con questa scelta lui sta colpevolmente mettendo gli elettori di Schio in uno stato di confusione. Alle ultime politiche Fratelli d'Italia ha ottenuto il 27% dei consensi. Ora si presenta una sfida per noi che partiamo da zero. Sarebbe interessante chiedersi quanti di quel 27% vorrebbero FdI e la coalizione di Orsi insieme. Orsi, che ha beneficiato degli elettori del centrodestra, ora chiude loro le porte in faccia. Ne prendiamo atto e pensiamo a una coalizione di centrodestra».

E, con un certo disappunto, guarda al dopo 9 giugno: «Chi decide di non dialogare con noi oggi, non vedo perché voglia farlo in un eventuale ballottaggio». Cerca di smorzare i toni Luigi Santi: «Come militante della Lega mi atterrò alle decisioni che verranno prese dalla sezione. Mi spiace leggere gli attacchi del mio compagno di banco in consiglio, Bandolin: sono certamente poco costruttivi e danno l'immagine di una spaccatura che nei fatti non c'è. Questo è il momento delle trattative e delle riflessioni». Chiamato in causa da Bandolin, passa all'attacco anche Alex Cioni, di FdI: «C'è solo un modo per chiudere definitivamente queste sterili ed estenuanti polemiche: scendere in campo con un nostro candidato e una lista che rappresenti il centrodestra. Il tempo è scaduto». E poi la stoccata ad Orsi e Marigo: «Non hanno avuto il coraggio di fare una scelta trasparente, alternativa al centrosinistra. Preferiscono tenersi le mani libere. Un po' di qua e un po' di là, in base al bisogno».

Marialuisa Duso e Rubina Tognazzi

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