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Schio

La vendetta
dei teppisti
Assalto al bus

Un autista minacciato da un passeggero: accade spesso
Un autista minacciato da un passeggero: accade spesso
Un autista minacciato da un passeggero: accade spesso
Un autista minacciato da un passeggero: accade spesso

In dieci ragazzini assaltano la corriera per punire l’autista, colpevole di aver beccato le loro amichette senza biglietto. Urlano, battono sui vetri, cercano di forzare gli sportelli infilando le dita fra le guarnizioni di gomma, aprono il finestrino del guidatore per azionare l’apertura delle porte. In pieno giorno, nella stazione delle corriere di Schio, davanti a viaggiatori impietriti. Per difendersi dall’assalto, il conducente si è procurato un colpo alla mano che l’ha costretto a casa in infortunio per otto giorni.

FUORI CONTROLLO. È solo l’ultimo episodio di violenza sui bus Svt, fino a ieri Ftv: il quarto in sei giorni. Insulti, sputi e attacchi di ogni tipo sono diventati una triste consuetudine. Secondo sindacati e dipendenti della società, la situazione è fuori controllo. A creare problemi sono giovani teppisti, per lo più di origine straniera, riuniti in vere e proprie baby gang che hanno scelto le autostazioni sguarnite di personale come base operativa.

IL FATTO. Intorno alle 14, alla fermata di Rio di Santorso, in via Marconi, sono salite sull’autobus in direzione Schio un’italiana e due nordafricane sui 16 anni. Giorgio, il conducente (le generalità non sono complete per tutelare la sua famiglia), si è accorto che tutte e tre avevano convalidato nell’obliteratrice lo stesso abbonamento. Come da regolamento e nonostante le proteste ha ritirato loro il titolo di viaggio e le ha fatte scendere. Ha concluso quindi la corsa e si è preparato per quella successiva.

ACCERCHIAMENTO. Mentre era in piazzale Div. Acqui però, poco dopo le 15 ha visto una decina di giovani dirigersi verso di lui minacciosamente. Africani, slavi, magrebini, italiani: volti noti agli autisti per i problemi già creati in passato. C’erano le tre ragazze di poco prima che lo indicavano ai coetanei. Sono saliti sull’autobus dove c’erano solo un paio di passeggeri e hanno accerchiato il box del conducente cominciando a insultarlo, minacciarlo e anche ad alzare le mani.

ASSALTO. L’autista ha chiesto quindi l’intervento della polizia locale, cosa che ha convinto i teppisti a battere in ritirata. Le porte si sono chiuse dietro di loro, ma uno è rimasto chiuso dentro. Gli altri hanno cominciato a urlare e battere sui vetri per farsi restituire il compare, che intanto aveva dato in escandescenza. Il conducente, però, non voleva aprire se non in presenza dei vigili. È cominciato così l’assalto, durante il quale alcuni hanno forzato il finestrino dell’autista provando ad aprire le porte.

DENUNCIA. Alla fine il ragazzino è scappato tirando l’apertura d’emergenza delle porte e tutti hanno tagliato la corda prima dell’arrivo della pattuglia. Durante il parapiglia, per cercare di chiudere il finestrino, l’autista si è infortunato alla mano e ha dovuto recarsi al pronto soccorso. Ha sporto denuncia alla polizia locale Alto Vicentino, che sta provvedendo ad acquisire, oltre alle sue testimonianze, i video delle telecamere di sorveglianza dell’autostazione che potrebbero aiutare a identificare la gang.

Elia Cucovaz

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