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Schio

La Solidarietà cerca volontari. A rischio il trasporto anziani

La onlus si occupa di portare pensionati e malati in ospedale o dal medico. Da 90 iscritti operativi, dopo la pandemia, si è passati a 55. «Basta regalare qualche ora del proprio tempo per la comunità».

Fino a due anni fa facevano due volte e mezzo il giro del mondo nel corso di un anno per accompagnare gli anziani negli ospedali del Vicentino. Adesso “La Solidarietà”, onlus di Schio, chiede una mano alla comunità scledense in seguito al crollo dei volontari: è un effetto meno noto, ma non meno incisivo, che la pandemia da Coronavirus ha lasciato. 

La carenza di personale mette a rischio un servizio che funziona da 20 anni

La carenza di personale (dovuta all’invecchiamento dei soci, alla sfiducia per l’evoluzione dell’epidemia e alla mancanza di ricambio generazionale) rischia di ridurre un servizio che ha funzionato per 20 anni, gratuitamente. Negli ultimi due anni i soci sono passati da 120 a 90 e da 90 a 55 quelli operativi settimanalmente: con questi numeri non è facile fare gli straordinari per coprire tutte le richieste. La soluzione? Un aiuto dalla cittadinanza.

Ci sono solamente 55 associati operativi, troppo pochi

«Abbiamo solo 55 associati operativi – spiega il presidente Dario Zanella, 64 anni, quanto mai affezionato alla sua onlus - e dobbiamo coprire quello che prima facevamo con il doppio dei volontari. Il cruccio è dare risposte a chi chiama. I nostri coordinatori sono attivi tutto il giorno: c’è meno disponibilità e dobbiamo alternarci». Non mancano le incomprensioni con gli utenti. «Per regolamento comunale dovremmo ricevere le richieste almeno 3 giorni prima della visita prevista, ma spesso succede che ti chiamino il giorno stesso». 

I volontari svolgono un servizio essenziale

«Accompagniamo persone di ogni età con problemi di trasporto, fisiche o economiche – dice il vicepresidente Corrado Marzari, 83 anni, entusiasmo da vendere -. Serviamo generalmente gli anziani di Schio e li portiamo a fare visite e operazioni chirurgiche nel territorio regionale. In più ci occupiamo degli spostamenti per i residenti de “La Casa” e portiamo persone autosufficienti al centro diurno La Filanda di Magrè». 

Fino al 2019 300 viaggi al mese per 100 mila km l'anno

Fino al 2019 le 10 vetture della onlus coprivano una media di 300 viaggi al mese per un totale di 100 mila chilometri l’anno: Schio, Thiene, Santorso, Bassano e Vicenza sono le tappe quotidiane. «È un servizio totalmente gratuito». In 20 anni di storia le cose sono andate bene. «Il 7 novembre del 2000 – continua Marzari - una ventina di persone ha fatto nascere “La Solidarietà”, associazione convenzionata con il Comune, a cui toglievamo un peso per le esigenze di trasporto». In breve più di 100 iscritti si sono gestiti, nonostante l’età e gli impegni, un carico di lavoro sempre più ampio. «Per la maggior parte sono pensionati, poi dagli 80 anni smettono per condizioni di salute e perché lo Stato non garantisce la copertura assicurativa. Pochi altri sono lavoratori e ci dedicano il fine settimana».

La pandemia ha creato un vuoto

La pandemia però ha creato un vuoto. «Siamo stati chiusi da marzo 2020 a fine 2021. Eravamo meno di 50 quando il Covid ha rallentato e molti ci chiedevano quando saremmo tornati operativi». Adesso, trovandosi a corto di volontari, i dirigenti della onlus si rivolgono ai cittadini. «C’è bisogno di giovani che ci donino qualche ora del loro tempo. Chiediamo volontari disposti a guidare un’auto per portare le persone negli ospedali». Anche per ricambiare il favore e rafforzare il senso civico. «Lo si fa per spirito di servizio, per prestare del tempo a qualcuno che ne ha bisogno e alla collettività. Il riscontro che abbiamo è dato dalla gratitudine delle persone che accompagniamo e che vogliono socializzare. Volontariato vuol dire questo».

Edoardo Mario Francese

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