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Schio

La carica dei 100 baby piloti. Corsa su "bolidi" a pedali

di Rubina Tognazzi
Abbigliati come i campioni degli anni Cinquanta hanno sfrecciato nelle vie del centro, su macchine a pedali per sostenere l'Unicef
I bambini hanno sfrecciato lungo le vie del centro, su macchine a pedali, con gli abiti d'epoca  (R. Tognazzi)
I bambini hanno sfrecciato lungo le vie del centro, su macchine a pedali, con gli abiti d'epoca (R. Tognazzi)
I bambini hanno sfrecciato lungo le vie del centro, su macchine a pedali, con gli abiti d'epoca  (R. Tognazzi)
I bambini hanno sfrecciato lungo le vie del centro, su macchine a pedali, con gli abiti d'epoca (R. Tognazzi)

Un mini gran premio sold out. Mille euro raccolti per sostenere l'Unicef e oltre cento bambini che hanno sfrecciato per il centro cittadino con le automobiline a pedali. Sabato pomeriggio una nota di colore e vivacità ha rallegrato il centro con la prima edizione del mini gran premio Unicef organizzato dall'Historic club Schio con il supporto della commissione Asi solidale ed il patrocinio del Comune.

Il percorso, con partenza da piazza Alessandro Rossi, è stato realizzato con una scenografia caratterizzata dalla pista delimitata da birilli, transenne, dalle pittoresche balle di paglia, con partenza e arrivo della competizione evidenziati dall'arco gonfiabile e valorizzato con una esposizione di automobiline a pedali d'epoca.

Dalle 16 oltre un centinaio di bambini tra i 4 e i 9 anni si sono cimentati alla guida delle automobiline a pedali che riprendono le forme delle monoposto degli anni '50, gareggiando nel rispetto dei principi della sana e onesta sportività, dell'amicizia e della solidarietà, oltre che di un po' di sana passione e giovanile grinta. I bambini sono stati abbigliati come i veri campioni del volante dell'epoca, con tuta bianca e copricapo e, a dispetto del caldo pomeriggio, non si sono risparmiati nel percorrere, al meglio delle loro possibilità, il tracciato per il tempo di 5 minuti.

L'avvio di ogni manche ha preso spunto dalle partenze di Le Mans a piedi, da parte dei piloti che, attraversando la pista, raggiungevano il loro veicolo per poi dare l'avvio e iniziare la gara, un po' come romanticamente, da qualche anno a questa parte, si replica in Inghilterra nel Festival of speed di Goodwood. A conclusione di ogni gara i giovani piloti sono stati intervistati e successivamente premiati con una medaglia commemorativa dell'evento.

«Nonostante i visi accaldati e la stanchezza, tutti i partecipanti si sono detti felici ed eccitati dell'esperienza - commentano dal club scledense -. Vedere l'impegno e la determinazione nel condurre queste Formula 1 su misura, prive di qualsiasi aiuto tecnologico, ha permesso loro di misurarsi con se stessi e le proprie capacità, prima ancora che con i compagni di manifestazione, il tutto senza contare la felicità dei genitori, nel vedere i propri pargoli impegnati in una attività assolutamente positiva e benefica. Il consuntivo della manifestazione ha visto 7 gare con impegnati 8 bambini ciascuna, oltre a una serie di giri in libertà a chiusura della giornata per un totale di oltre cento fanciulli che hanno provato l'ebbrezza di sentirsi, per una volta, eredi di Nino Farina, Alberto Ascari o Juan Manuel Fangio».

«L'iniziativa ha visto una numerosa partecipazione da parte di bimbi e famiglie - commenta l'assessore alla cultura e ai giovani Barbara Corzato - un pomeriggio che ha reso felici i bambini che hanno partecipato e ne aiuterà altri. Ognuno, con la propria tuta ed il proprio cappellino, ha dato il massimo in questa mini competizione. La felicità e la gioia di partecipare era evidente, come la voglia di vincere. Si sono sfidati nelle stesse batterie bambine e bambini e le ragazze hanno vinto per la maggior parte delle batterie, segno che le corse, anche se con macchinine in cartone, non sono più solo ambito maschile». 

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