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Schio/Padova

Il premier e il boss nel murale: writer vicentino denunciato per vilipendio

di Rubina Tognazzi
Evyrein, originario di Schio, è finito nei guai. Secondo la Digos la stretta di mano, apparsa sotto la scritta "in Bonafede", allude a possibili collusioni fra Stato e mafia
Il murale che raffigura la Meloni con Messina Denaro sotto alla scritta "In Bonafede"
Il murale che raffigura la Meloni con Messina Denaro sotto alla scritta "In Bonafede"
Il murale che raffigura la Meloni con Messina Denaro sotto alla scritta "In Bonafede"
Il murale che raffigura la Meloni con Messina Denaro sotto alla scritta "In Bonafede"

Fino a dove può arrivare il diritto di esprimersi in nome dell'arte? Dove finisce il confine del lecito e dove inizia quello dell'illegalità? Sono domande alle quali risponderà il giudice che dovrà stabilire se il murale, per l'esattezza uno stencil, realizzato dal writer scledense, Evyrein, vilipende le istituzioni.

L'opera sotto accusa

L'opera è stata realizzata a Padova ed è apparsa all'alba del 22 gennaio su un muro di via Marsala. Rappresenta il premier Giorgia Meloni che stringe la mano a Matteo Messina Denaro. Sopra campeggia la scritta "In Bonafede", il nome utilizzato dal boss durante il suo periodo di latitanza.

La denuncia

Per l'accusa l'artista ha voluto alludere a collusioni fra il governo e la mafia. E così è scattata la denuncia. Il poster-art in realtà è durato poche ore perché è stato cancellato dallo stesso autore che ha lasciato visibile solo la scritta. Il problema è che la foto è apparsa sul profilo social del writer. Un murale che offende le istituzioni, secondo la valutazione della procura di Padova, che con il pubblico ministero Benedetto Roberti ha avviato le indagini che hanno portato alla scoperta dell'autore. La Digos ha eseguito quindi nella giornata di giovedì un decreto di perquisizione locale e personale a carico di Evyrein, che è stato denunciato.

La difesa

«Ha nominato noi - spiega l'avvocato Mirko Arena del foro di Padova con Anna Silvia Zanin del foro di Vicenza - e siamo a disposizione della magistratura per difendere l'artista. Troviamo singolare un episodio del genere, ma abbiamo ampi margini difesa. C'è stata la perquisizione giovedì. È un titolo di reato particolare che desta un po' di sorpresa per il fatto in sé, ma ci sarà modo di chiarire la posizione del nostro assistito. Siamo stupiti noi difensori come tutti quelli che hanno visto questa cosa».

Chi è Evyrein

Evyrein, originario di Schio e residente a Padova, è molto conosciuto poiché oltre ai murales realizzati in vari angoli scledensi, ha realizzato nel 2021 il maxi disegno "Schio Città che legge", commissionato dall'assessorato alla cultura del Comune scledense. La sua identità è sconosciuta, ma la polizia è riuscita a rintracciarlo. In molti lo hanno descritto come il Banksy del Veneto e, proprio in omaggio al writer inglese icona mondiale della guerrilla art, Evyrein ha anche realizzato un murales che ricorda il "Flower Thrower" di Gerusalemme, solo che allo stadio del rugby "Nelson Mandela" di Schio, l'uomo dal volto coperto non lancia un mazzo di fiori, ma una palla da rugby.
Il 23 febbraio del 2021 il writer era stato preso di mira sempre per una sua opera e sempre a Padova dove raffigurava il Santo, con sotto braccio una grande siringa del siero Pfizer e il dito medio alzato, rivolto verso il vaccino. Il murale è durato poco ed è stato vandalizzato dopo nemmeno 24 ore della sua comparsa nel parcheggio di via Lombardo all'Arcella. L'opera aveva però avuto il benestare da parte di padre Oliviero Svanera, rettore della Basilica del Santo, dopo averla vista. 

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