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Il dramma a Santorso

Il dolore dei compagni di scuola di Mattia. Ora l'autopsia: «La realtà è che nostro figlio è volato in cielo»

L'improvvisa scomparsa di Mattia Marchioro,15 anni, ha colpito l'intera comunità. Il ricordo di genitori e amici dell'Itt Chilesotti di Thiene
L'improvvisa scomparsa di Mattia Marchioro,15 anni, ha colpito l'intera comunità
L'improvvisa scomparsa di Mattia Marchioro,15 anni, ha colpito l'intera comunità
L'improvvisa scomparsa di Mattia Marchioro,15 anni, ha colpito l'intera comunità
L'improvvisa scomparsa di Mattia Marchioro,15 anni, ha colpito l'intera comunità

Un cartellone per ricordare il loro amico e una lettera alla famiglia. È stata la lezione più difficile quella vissuta ieri mattina dai compagni della 1F dell'Itt Chilesotti di Thiene, la classe frequentata fino a qualche giorno fa da Mattia Marchioro, prima che quel malore, improvviso e maledetto spazzasse via tutti i suoi sogni. Il compito in classe ieri era un percorso di rielaborazione della tragedia, alla presenza della psicologa Laura Brusaterra. «In questi ultimi due giorni sono stata in classe con i ragazzi - spiega la psicologa Brusaterra - per dare indicazioni su come gestire la situazione. Questa mattina (ieri, ndr), in particolare, abbiamo portato avanti un lavoro di rielaborazione in vista del funerale». 

Il dolore dei compagni di scuola e della comunità di Santorso

Ma il dolore per la prematura scomparsa di Mattia ha colpito l'intera comunità, incredula, sotto choc, senza parole. Mattia lascia nel dolore i genitori Roberto e Sanda e una sorella gemella, che in queste ore stanno ricevendo numerosi messaggi di cordoglio e di vicinanza da parte dell'intero paese per cercare di mitigare lo strazio e il profondo dolore per un lutto così grave e così improvviso. «In questo momento di grande dolore sentiamo una forte vicinanza da parte di tante persone - racconta la mamma di Mattia, Sanda Bajivic - la comunità è sconvolta. Noi siamo ancora frastornati, non ho ancora guardato i messaggi sul cellulare, ma ne stanno arrivando tantissimi».

Ieri mattina anche il sindaco Franco Balzi ha fatto visita alla famiglia, per portare la vicinanza di tutto il paese. «Ci sono giorni difficili, nella vita di una comunità - ha sottolineato il primo cittadino - quando una famiglia è colpita da un dolore profondo, come la perdita di un figlio giovanissimo, non possiamo che raccoglierci in silenzio, vicini allo strazio dei genitori e degli altri familiari». 

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L'autopsia

In questi giorni saranno disposti gli esami autoptici, al fine di far luce con precisione sulle cause della morte di Mattia che, come riferito dalla madre, è risultato affetto «da una doppia patologia al cuore: la cardiomiopatia ipertrofica e un'anomalia coronarica». Fino al momento del malore e del successivo ricovero, però, non era emerso alcun sintomo che potesse far presagire questi problemi: Mattia era un ragazzo che praticava sport e si sottoponeva ogni anno alle visite previste, dalle quali non era mai emerso nulla. «Siamo in attesa dell'autopsia - conferma la mamma - che ci permetterà di capire qualcosa in più. Ma la realtà è che Mattia è volato in cielo e, viste le sofferenze che ha patito, questa è l'unica cosa che ci abbia dato sollievo».

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In base alle ricostruzioni, il giorno del malore, mercoledì della settimana scorsa, il giovane aveva deciso di andare a salutare la nonna ed era partito in sella alla sua bici. Durante il tragitto, però, si era sentito male ed era stato assistito da un amico di famiglia, che aveva subito chiamato i soccorsi. Sul luogo della segnalazione era arrivata un'ambulanza del Suem, che aveva poi trasportato il ragazzo all'ospedale Alto Vicentino; le sue condizioni erano apparse fin da subito disperate e Mattia era stato così trasferito all'ospedale di Vicenza in elicottero e infine all'ospedale di Verona per essere sottoposto ad un trapianto di cuore. Purtroppo, gli sforzi dei medici e del personale sanitario per salvargli la vita si sono rivelati vani.

Matteo Carollo

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