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Schio

Il corista più longevo canta da oltre 60 anni

Il corista Edo Sartori a destra con il maestro Giorgio Mendo (Foto Cogo)
Il corista Edo Sartori a destra con il maestro Giorgio Mendo (Foto Cogo)
Il corista Edo Sartori a destra con il maestro Giorgio Mendo (Foto Cogo)
Il corista Edo Sartori a destra con il maestro Giorgio Mendo (Foto Cogo)

Edo Sartori, storico baritono del coro “Monte Pasubio città di Schio”, con i suoi 89 anni appena compiuti di cui oltre 60 trascorsi cantando, è il corista ancora in attività tra i più longevi della provincia se non di tutto il Veneto. Negli anni ’50 ha iniziato a cantare con un gruppo di amici nei rifugi o al ritorno dalle escursioni e nel 1962 è entrato a far parte del coro “Amici della montagna”. Sei anni dopo è passato al “Monte Pasubio”, del dopolavoro aziendale Lanerossi, sorto nel 1968 dalla fusione dei cori “Amici della Montagna” e “Ausonia” di Magrè, diretto dal maestro Antonio Mendo e successivamente dal figlio Giorgio. «Ho ereditato la passione per il canto e la musica da papà Francesco dotato di una voce dal timbro basso profondo e grande amante di opere liriche – ci dice Sartori che da giovane ha suonato il clarinetto nella banda dell’istituto salesiano -. Mi ricordo che quando ero piccolo, in occasione delle feste, mio padre mi metteva sopra un tavolo e mi faceva cantare al cospetto degli amici divertiti».  

In questi sessant’anni di ininterrotta militanza il signor Edo ha imparato e cantato centinaia di brani. Invitato a sceglierne tre, su tutti ci indica senza esitare “Signore delle cime”, di Bepi de Marzi, “La Montanara”, dello scledense Toni Ortelli e “Bella ciao”, armonizzata da Gianni Malatesta. Con il coro Monte Pasubio ha partecipato ad innumerevoli tournée in tutta Italia e all’estero. Sartori è stato in Algeria, Romania, Bulgaria, Ucraina, Germania, Olanda, nell’allora Cecoslovacchia, Ungheria, Inghilterra, Irlanda e Irlanda del Nord, Belgio, Austria, Svizzera ed anche in Australia. «Ricordo la prima partecipazione ad un concorso nel 1970, a Vittorio Veneto, dove ci classificammo al terzo posto – ci racconta Sartori -. E poi, sempre nello stesso anno, il primo posto al concorso di Adria. Erano gli anni in cui il Monte Pasubio mieteva successi e conquistava posti d’onore ovunque. Una serie interminabile di competizioni con cori famosi come la Sat di Trento, Sette Laghi (Varese), Tre Pini (Padova), Sforzesco (Milano) e Icat (Treviglio)». 

Con la sua voce baritonale forte e potente Edo Sartori avrebbe potuto cantare da solista ma lo ha fatto solo in rare occasioni perché l’emozione gli gioca brutti scherzi e, un paio di volte, è anche svenuto. La sua passione è tanta che, oltre alle due prove settimanali con il Monte Pasubio, trova il tempo di cantare anche con gli anziani della parrocchia di Ss. Trinità. 
«Col canto sono arrivato a questa età ancora giovane nello spirito e con tanta voglia di proseguire – conclude il signor Edo -. I canti tradizionali mi davano maggior soddisfazione rispetto a quelli entrati nel repertorio negli ultimi anni anche perché faccio più fatica ad impararli. Una volta mi bastavano quattro o cinque prove, adesso invece ci vogliono anche dei mesi ed ho bisogno di leggere lo spartito mentre una volta ricordavo tutto a memoria. Ma finché avrò fiato e la salute me lo permetterà continuerò a cantare. Il coro è la mia seconda famiglia e stare insieme agli altri mi fa star bene».  

Bruno Cogo

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