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Schio

Il cimitero apre all’Islam con 153 tombe rivolte a est

D’intesa con le tre comunità della città, sarà creato uno spazio nella struttura di Santa Croce, sufficiente per dieci anni

Il campo delle sepolture islamiche al cimitero di Santa Croce a Schio sta prendendo forma. D’intesa con le tre comunità islamiche della città, 150 tombe saranno a disposizione per le inumazioni con tutta probabilità già da fine anno. Il progetto, di cui si è iniziato a discutere oltre un anno fa, è stato predisposto in modo che fosse recepita la richiesta principale da parte dei vari gruppi: la salma deve avere il volto rivolto verso la città sacra de La Mecca e quindi verso est. 

Oltre alle sepolture ortodosse spazio a quelle islamiche

Il cimitero del quartiere di Santa Croce, oltre alle sepolture cristiane e ortodosse, aprirà ai fedeli dell’Islam. «Siamo molto soddisfatti», commenta Siraz Sirajul promotore dell’idea. «Finalmente potremo seppellire i nostri cari nella città in cui sono vissuti e ormai anche nati. Ora aspettiamo il documento definitivo per la firma congiunta e poi verrà fatta la delibera di giunta». 
All’interno del camposanto di Santa Croce, la nuova ala è stata suddivisa in quarti e uno sarà destinato ai fedeli di religione islamica. «Con le varie associazioni siamo riusciti a trovare un accordo in modo che non ci siano differenze», spiega il sindaco, Valter Orsi. «Ci sarà un terreno comune, con lapide o cippo l’unica differenza è l’inclinazione che seguirà l’est. Verranno organizzati testa piede, testa piede in modo da consentire una più agevole manutenzione come quello che succede nella parte cristiana. Trovata dopo vari incontri una linea di accordo, una volta sottoscritto il progetto si potrà iniziare». 

Non ci saranno lavori aggiuntivi da svolgere

Nessun lavoro dovrà essere eseguito, perché l’area è già pronta per essere utilizzata. «A Vicenza hanno fatto la prima tumulazione una decina di giorni fa», ricorda il sindaco. «Ci siamo mossi perché Schio ha fra i suoi residenti diverse persone di religione islamica. Attualmente ci sono quasi 3500 cittadini scledensi musulmani. Ad oggi, quando muoiono vengono portati nei cimiteri di Milano, Bergamo o Verona, oppure le comunità si caricavano dei costi per mandare la salma a casa. Ormai la prima generazione ha superato i 30 anni. Sono tutte persone che hanno una vita stabile qui, lavorano, e ci si conosce un po’ tutti. Di fronte alla morte siamo tutti uguali ed è giusto riconoscere uno spazio per una tumulazione a casa loro».

I posti messi a disposizione dovrebbero bastare per una decina d'anni

Ultimi dettagli per un cambiamento epocale, in linea con i tempi. «Si tratta di 153 posti che, in base alla mortalità media, dovrebbero bastare per una decina di anni con una popolazione come quella attuale di 3500 persone». Le altre richieste verranno normate, sotto tutti gli aspetti, dal regolamento comunale. Le iscrizioni sulle lapidi riporteranno con tutta probabilità, in linea con gli altri Comuni, il nome del defunto in caratteri latini. Altre iscrizioni in grafia islamica, saranno normate con apposita delibera, sempre nel rispetto del regolamento comunale relativamente a dimensioni materiali e forme.
«Una cosa va precisata - conclude il primo cittadino - potranno essere inumati solo cittadini che risiedono a Schio».

Rubina Tognazzi

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