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Schio

Fratelli d'Italia si affida a Cioni: «La politica contro il civismo»

Fratelli d'Italia scioglie le riserve ed esce allo scoperto proponendo Alex Cioni, 48 anni, impiegato, in consiglio comunale con la lista "Schio Città Capoluogo", come terzo candidato in corsa come sindaco per la città. La coalizione di centrodestra è dunque ormai frammentata, con Forza Italia che ha da tempo rinunciato alla propria visibilità annunciando l'appoggio senza pretese a Cristina Marigo mentre la Lega viaggia ancora nel limbo e non riesce a trovare un'intesa al proprio interno.

Cioni, si vociferava sul suo nome, e ora c'è la conferma?
Il coordinamento provinciale mi ha chiesto la disponibilità in qualità di consigliere comunale uscente.

Che significato ha la sua candidatura?
Per certi versi rappresenta il trionfo della buona politica sulla demagogia del civismo. La Marigo, infatti, si cela dietro all'impercettibile civismo, accogliendo al suo interno un po' di tutto, a partire dal Movimento 5 Stelle. Il suo è un gran minestrone che forse le permetterà di vincere le elezioni, ma non di amministrare con serietà e con una visione adeguata la città. Eberle almeno rappresenta a viso aperto il centrosinistra con il suo bagaglio di valori e idee, condivisibili o meno.

Sente di avere la fiducia del centrodestra al di là dalla scelta della Lega?
Senza di noi il centrodestra rischia di non avere alcuna rappresentanza politica in città per i prossimi cinque anni. Noi siamo l'occasione migliore per i cittadini che non si riconoscono nelle sinistre di votare senza turarsi il naso.

Il centrodestra a Schio ha dimostrato di essere diviso. La sensazione è che non ci sia condivisione sulle strategie da adottare. Non si sente il candidato della disperazione, scelto perché non si trovava altro?
Se anche lo fossi, devo dire che tra chi ha calato le braghe e i trasformisti dell'ultima ora in cerca di una ciotola di noccioline, il mio ruolo lo considero un privilegio.

Quali sono i principali punti del programma elettorale che intende proporre?
Una delle priorità è di lavorare per avere una città più sicura anche in termini di percezione, oltre ad avere una città più pulita e curata di quanto non sia ora. Il nostro sarà un programma ben definito, con delle linee di indirizzo politico chiare, senza lasciare alcuno spazio a promesse che non si possono mantenere o a progetti roboanti da prima pagina che poi rischiano di rimanere nel cassetto. Non vi dice niente il progetto di riqualificazione dello stadio di atletica di via Riboli presentato cinque anni fa dall'attuale maggioranza?

Chi appoggerebbe ad un eventuale ballottaggio?
Non è mia abitudine mettere il carro davanti ai buoi.

Un pregio e un difetto?
La coerenza, che in politica può essere sia un pregio che un difetto, mi piace pensare che per i cittadini sia considerato un pregio.

Perché gli scledensi dovrebbero votarla?
Con la sua storia industriale e il polo produttivo di prim'ordine, Schio è la città del fare per antonomasia. Ma ha bisogno di riconquistare la sua dimensione politica che le permetta di essere il Comune capoluogo dell'Alto vicentino. Chi lo guida deve avere un profilo politico di spessore e un approccio mentale in grado di farci uscire dal cul de sac, non solo geografico, nel quale ci troviamo in questo momento. Ecco, in questo senso noi di Fratelli d'Italia vogliamo essere lo strumento in grado di dare maggior peso a Schio. Siamo pronti a farlo.

Rubina Tognazzi

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