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Malo

Ferito nell’incidente. Ottantacinquenne muore dopo una settimana

Fioravante De Marchi, 85 anni, è deceduto ieri in ospedale, dove era ricoverato da giovedì: «Non sembrava grave»

Aspettavano che uscisse dall’ospedale per ricostruire insieme a lui la dinamica dell’incidente in cui è rimasto coinvolto giovedì scorso, ma Fioravante De Marchi, 85 anni, non ce l’ha fatta e si è spento ieri mattina a Santorso, dove era stato subito ricoverato. Un fulmine a ciel sereno per i familiari, la moglie Rita e le tre figlie Barbara, Daniela e Michela. «Per noi è stata una notizia improvvisa - racconta Michela - non ce l’aspettavamo». Fioravante aveva riportato un trauma toracico, ma per uno dinamico come lui era difficile restare su un letto di ospedale, non vedeva l’ora di alzarsi, camminare, riprendere la sua vita di sempre, in famiglia e nel cuore di Malo, dove un po’ tutti lo conoscevano. Una vita da imprenditore agricolo, l’aveva portato a conoscere le fatiche, ma anche le soddisfazioni di chi sa amare i frutti della terra.

L'incidente in via Cimitero

«Era una persona buonissima e ancora molto attiva - conferma Michela - nonostante l’età, usciva quasi ogni giorno, facendo tappa in centro, al supermercato o in farmacia». Anche quel giovedì, intorno alle 17.30, era il 18 aprile, era uscito a bordo della sua Toyota Yaris. Stava percorrendo via Cimitero diretto verso il centro del paese, quando all’altezza dell’incrocio con via Pace si è scontrato con un suv Jaguar, condotto da M.P., 43 anni, di Montecchio Maggiore che arrivava da Priabona. Vista la tipologia dell’impatto, è da escludere che i due mezzi viaggiassero a velocità sostenuta, ma entrambi gli automobilisti sono rimasti feriti nello scontro, a seguito del quale entrambi i mezzi sono finiti contro la recinzione della vicina abitazione.
Vista l’ora di punta ci sono stati anche disagi per il traffico, per un po’ si è viaggiato a senso unico alternato e si sono formate lunghe code fino alla provinciale Priabonese, che hanno impegnato doppiamente gli agenti del corpo intercomunale di polizia locale di Malo e Monte di Malo, che si sono occupati anche dei rilievi.

«Le sue condizioni non sembravano gravi»

«Quando è arrivato in ospedale. dove l’ho raggiunto poco dopo - racconta ancora Michela - papà era un po’ confuso. alternava momenti in cui stentava a ricordare ad altri in cui era dispiaciuto per l’incidente e si rammaricava per quello che aveva combinato». Ma le sue condizioni, per quanto fosse entrato in codice rosso, non apparivano così gravi. «Anche i medici erano fiduciosi - dichiara la figlia - il personale del reparto di chirurgia si è preso subito cura di lui con grande gentilezza e premura eravamo tutti fiduciosi, convinti che ne sarebbe uscito, senza conseguenze».
A ieri sera si aspettavamo ancora le autorizzazioni e non è stato possibile fissare la data dal funerale.

Matteo Carollo

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