Gli hanno spillato 20 mila euro mettendo a segno una classica truffa telefonica. Vittima un giovane scledense. Ora, a distanza di qualche settimana, i carabinieri della compagnia di Schio, a conclusione di una attività investigativa, hanno segnalato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Vicenza, per l’ipotesi di reato di truffa, due persone dimoranti rispettivamente nelle province di Napoli e Potenza.
Il meccanismo della truffa
Lo scorso ottobre un giovane di Schio aveva ricevuto sulla propria utenza cellulare un messaggio di testo in cui veniva segnalato un accesso anomalo al proprio conto corrente. Nel messaggio era presente un link che rinviava ad una pagina web in cui andava inserito il recapito telefonico. L’ignaro utente, dopo aver inserito il proprio numero di cellulare, riceveva un ulteriore messaggio di testo in cui veniva informato che, di lì a breve, avrebbe ricevuto una telefonata da un operatore bancario che gli avrebbe fornito le istruzioni per «mettere in sicurezza il proprio conto corrente».
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Spariti 20 mila euro
Effettivamente, nel giro di breve, la vittima riceveva una telefonata da un ignoto interlocutore che lo informava che sul proprio conto-corrente erano stati eseguiti due tentativi di pagamento, per acquisti online, per un importo complessivo di circa 20 mila euro.
L’ignoto, dopo aver spiegato che l’operazione fraudolenta era stata bloccata, informava l’utente sulla necessità di stornare l’operazione eseguendo una operazione allo sportello. L’utente si recava quindi in uno sportello bancomat e, sempre al telefono con il malfattore, credendo di stornare l’operazione, provvedeva invece ad effettuare due ricariche su carte prepagate.
Conclusa l’operazione, la vittima, solo a distanza di giorni, dopo essersi resa conto di essere stata raggirata, presentava una denuncia per truffa ai carabinieri di Schio.
Quindi le indagini degli uomini dell’Arma che hanno segnalato per l’ipotesi di reato di truffa due persone.