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Santorso

Facci si ricandida: «Voglio rilanciare il paese»

Il capogruppo della minoranza parte dal 47% di voti ottenuti 5 anni fa: «Polo dell'infanzia da correggere»

Il nuovo polo dell'infanzia, la viabilità lungo la strada provinciale 350, ma anche la sicurezza in paese e il turismo, a partire dal monte Summano. Sono solo alcuni dei temi sui quali punta il candidato sindaco Gabriele Facci. Laureato in economia e commercio, 50 anni, sposato con una figlia, imprenditore nel settore del commercio, nel corso dell'ultimo mandato Facci è stato capogruppo di minoranza in consiglio comunale e adesso torna a candidarsi, per le prossime elezioni amministrative, con la sua "Lista civica per Santorso".

Facci, cosa l'ha spinta a tornare a candidarsi? Quali sono le sue proposte?
Sono partito dal risultato del 47 per cento ottenuto 5 anni fa e, soprattutto negli ultimi due anni, abbiamo raccolto e analizzato i bisogni dei cittadini. Puntiamo ad un paese che guardi avanti ma che sia al tempo stesso fortemente ancorato alle proprie radici e per questo serve un sindaco di Santorso, un orsiano vero. Abbiamo dei progetti sulla sicurezza, un progetto sull'ambiente per valorizzare dal punto di vista turistico il monte Summano, idee per un'urbanistica intelligente e anche per una viabilità realmente fruibile. Nel nostro programma ci sono anche lo sport, il benessere della persona e una vera fruibilità dei servizi, in particolare quelli sociali e comunali. Come minoranza, avete attaccato più volte il progetto del polo unico per l'infanzia al Timonchio, ora avviato.

Come procederà, al riguardo, se sarà eletto sindaco?
Avevamo seri dubbi sulla regolarità della pratica istruita attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza per motivi di sicurezza idrogeologica, problemi che ad oggi, alla fine, sembrerebbero sistemati: il Comune ha presentato una perizia geologica all'autorità di bacino, che ha dato per l'area una classe di rischio moderato. La maggioranza, però, ha fatto questa procedura perché noi l'abbiamo tirata per la giacca, altrimenti non sarebbe avvenuto. Detto questo, non si può volere un paese di giovani se poi si spende denaro pubblico per fare un asilo nido solamente da 8 posti. Quindi sarà nostra cura cercare di rimodulare il più possibile il progetto in corsa, compatibilmente con le procedure del Pnrr, per sviluppare il più possibile il nido. Non possiamo spendere 6,5 milioni di euro per costruire un polo dell'infanzia con un nido con numeri così scarsi: bisogna trovare il modo per potenziarlo.

Un altro tema a lei caro è quello della viabilità lungo la strada provinciale 350: come intende operare in caso di elezione?
Convocherò un tavolo con Vi.abilità e con l'amministrazione provinciale per stravolgere la strada attraverso l'introduzione di più rotonde e l'integrazione, in sicurezza, con la pista ciclabile in programma tra Schio e Piovene. A Santorso abbiamo l'ospedale, le ambulanze non possono stare ferme ai semafori. Servono almeno due rotatorie, una in località Ponte Timonchio e l'altra che serva e regoli l'incrocio con via Pozzati.

La sicurezza e le future destinazioni di villa Luca e villa Donà sono temi che recentemente hanno fatto discutere in paese: come pensa di affrontarli, se sarà il nuovo primo cittadino?
Vogliamo le luci dell'illuminazione pubblica, la tecnologia moderna ci permette di accenderle a costi sostenibili, e puntiamo al potenziamento della videosorveglianza per prevenire la microcriminalità. Siamo per la creazione di un centro diurno per anziani a villa Luca: la struttura è stata destinata dal generale Luca agli anziani e deve restare un loro patrimonio. Per villa Donà apriremo un tavolo con la parrocchia. Un'ultima cosa: da primo cittadino, mi batterò affinché il sindaco di Santorso resti il presidente della conferenza dei sindaci dell'Ulss 7 Pedemontana, si tratta di un ruolo chiave a cui non possiamo rinunciare.

Matteo Carollo

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