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Malo

Dietrofront
Sì alla messa
per i Caduti

I monumenti ai Caduti FOTO DONOVAN CISCATO
I monumenti ai Caduti FOTO DONOVAN CISCATO
I monumenti ai Caduti FOTO DONOVAN CISCATO
I monumenti ai Caduti FOTO DONOVAN CISCATO

MALO. Pace fatta ieri sera tra sindaco e parroco: la messa si farà con gli alunni presenti, così come sempre si è fatto davanti al monumento ai Caduti. In mattinata era stato il rappresentante della comunità islamica a gettare acqua sul fuoco: «Non abbiamo nessun problema se i nostri figli partecipano alla messa per i caduti». La soppressione da parte dell’amministrazione comunale di centro-destra, su indicazione delle scuole, della messa alla cerimonia del 4 novembre che si terrà venerdì mattina per “motivi di laicità”, seguita al rifiuto del parroco don Giuseppe Tassoni di limitarsi a benedire la corona di fiori, sta facendo discutere in paese. Ma la messa si farà, a seguito di un confronto fra sindaco e parroco.

Il sindaco Paola Lain afferma: «Si è creato un problema dove non c’è mai stato. Gli alunni hanno partecipato anche lo scorso anno, arrivando dopo la messa, per rispettare quanto prevede la legge sulla laicità dello Stato. Quest’anno abbiamo pensato ad un coinvolgimento maggiore che ha creato delle problematiche, dato che il dirigente scolastico i docenti devono tener conto di tutti gli aspetti, compreso quelli di alunni di credo religioso diverso». Il sindaco chiarisce: «Non abbiamo voluto discriminare nessuno, né i nostri valori. Ciò detto, è evidente che tutta la vita di un paese non può passare al vaglio del sindaco, della giunta, dove ritengo sarebbe stato doveroso portare la questione». E dopo una giornata di azioni diplomatiche con il parroco è arrivata la retromarcia per ripristinare la messa per i caduti della Grande Guerra».

Ma ora a parlare sono i musulmani che abitano a Malo, rappresentati dal loro portavoce Zakir Hossain. «Non ero a conoscenza del fatto che fosse stata presa la decisione di togliere la messa dalle celebrazioni in questione – afferma il presidente della comunità islamica maladense –. In ogni caso è una questione di rispetto e noi rispettiamo le altre religioni e tradizioni. Io stesso ho un figlio alle scuole elementari di Malo, frequenta la classe terza, e non mi dispiacerebbe affatto che venisse coinvolto nell’iniziativa, anche se c’è di mezzo la santa messa. Con me ha visitato anche le chiese e i cimiteri cristiani: perciò non ci sarebbe stato nessun problema e credo di parlare anche a nome di tutti i componenti della comunità che rappresento». «Purtroppo – è il commento del segretario locale della Lega Nord Adriano Addondi, ex assessore – negli anni scorsi la cerimonia del 4 novembre, come anche quella del 25 aprile, veniva seguita da pochissime persone, forse una ventina. Ritengo che queste ricorrenze, invece, abbiano un vero senso solo se vengono tramandate ai giovani. La decisione è stata presa per far sì che i ragazzi potessero seguire la cerimonia».

Il presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti aveva commentato: «Chi viene da noi deve adeguarsi alle nostre tradizioni. Il parroco ha pienamente ragione. La scuola cambi atteggiamento». L’assessore regionale Elena Donazzan parla di offesa alla memoria dei caduti: «È sbagliato dimenticare chi siamo. È offensivo per noi e i morti che dovremmo onorare. Meglio cancellare tutto, meglio non fare nemmeno la commemorazione dei nostri caduti se non si riconosce chi erano e perché combatterono - prosegue Donazzan - per rispetto alla loro famiglia, per amore di Patria, che nel loro cuore era il Paese da dove provenivano e la grande nazione che stavano costruendo. Come possiamo chiedere rispetto a chi arriva se siamo i primi a non averlo per i nostri morti». Poi l’assessore conclude: : «Mi aspetto risposte dal sindaco, dai Fanti, dagli Alpini e da tutti coloro che hanno condiviso questa offesa alla memoria dei nostri caduti. Io andrò ad una manifestazione dove la messa sarà celebrata».

Il comitato PrimaNoi critica l’amministraziome comunale «che ha ceduto a delle assurde quanto pretestuose motivazioni di natura ideologica che nulla hanno a che vedere con la tanto sbandierata integrazione». La lista civica “Progettiamo Malo” va all’attacco: «Ci stupiamo di come la maggioranza possa aver commesso un vero e proprio scivolone giustificandosi dietro i riferimenti di legge. Bastava proporre una cerimonia suddivisa in due momenti. La maggioranza ammetta l’infelicità di questa scelta e si impegni a trovare soluzioni efficaci per promuovere una vera partecipazione dei cittadini, credenti e non». Drastico il capogruppo della civica “Noi, Malo“, lo storico Andrea Savio: «Chiediamo le dimissioni di chi, nella giunta leghista, ha fatto fare a Malo una figuraccia a livello nazionale».

Ieri sera il dietro front, pace fatta con il parroco, la messa si farà per onorare quei Caduti che chiedono la pace.

Mauro Sartori Claudia Ruggiero

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