<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Valdastico

Claudio Sartori punta al bis: «Mi batto per la mia gente»

Protagonista con le battaglie contro i lupi e il ritorno del medico Basal. «Ho sempre cercato di tutelare i diritti della comunità»
Claudio Sartori
Claudio Sartori
Claudio Sartori
Claudio Sartori

«Mi ricandido alla carica di sindaco». Sono le parole con cui Claudio Sartori, 45 anni, primo cittadino uscente di Valdastico, rompe gli indugi e torna in corsa in vista delle elezioni amministrative. Una decisione giunta dopo un impegnativo quinquennio, portato avanti con determinazione, assumendosi anche delle responsabilità personali, soprattutto quando Sartori si è apertamente schierato contro le razzie dei lupi e, recentemente, contro il ritorno del medico Jamal Basal, deciso dai vertici dell'Ulss 7 Pedemontana senza tener conto della volontà espressa da gran parte della popolazione, di cui il sindaco si è fatto portavoce. Ora la sua priorità è la realizzazione di un museo a Pedescala, per non dimenticare le vittime dell'eccidio, che continua a fare male.

«Mi sono sempre battuto - spiega il sindaco Claudio Sartori - in difesa della mia gente. Per chi mi aveva votato, ma anche per chi non condivide la mia linea politica. Ho sempre cercato di tutelare i diritti di questa comunità, così frazionata, che anche per questo ha bisogno di sentirsi unita. Dopo i tragici eventi storici dell'aprile 1945, sono stato il primo sindaco a recarsi all'ambasciata tedesca di Roma, assieme al mio predecessore Claudio Guglielmi, con cui ho ottimi rapporti».

Quando un sindaco si ricandida, lo fa per una serie di motivi. Per lei, quali sono i principali?
Non voglio interrompere il cammino intrapreso nel 2019 con un gruppo di persone molto valide ed affiatate, che ringrazio per l'aiuto e il supporto che mi ha costantemente fornito. Sul tappeto ci sono diversi progetti, già finanziati, per opere che attendono di essere completate, e per altre in procinto d'iniziare.

La sua amministrazione ha saputo usare tutte le annualità dei fondi Odi per i Comuni di confine, dal 2020 al 2023.
Per me questo è un vanto, frutto della capacità con cui abbiamo proposto progetti che hanno riscosso l'approvazione e il finanziamento da parte del comitato paritetico. Aggiungerei gli importantissimi finanziamenti ottenuti da Stato, Regione e Europa con il Pnrr.

Quali le opere più significative?
Nonostante il Covid, abbiamo realizzato i lavori, già approvati, per il recupero della piazza di Pedescala. È stata avviata la ristrutturazione, ancora in corso, della canonica di Forni. È in corso anche la riqualificazione dell'area del campo sportivo che, una volta ultimata, permetterà di contare su un parco giochi per disabili, campo di calcetto a 5 e un nuovo campo da tennis. Fra le opere significative non posso non citare il completamento del polo scolastico, che ci ha permesso di avere le migliori scuole del territorio. Non ultima, la sistemazione della nostra casa di riposo, che oggi dà lavoro a 50 persone.

Ci sono anche opere pubbliche già finanziate, appaltate, e con lavori al via?
Certo. Riguardano il ripristino dell'antica strada della Cingella, con lavori che partiranno entro un paio di settimane; la ristrutturazione dell'ex canonica di Pedescala, per la quale è in corso la gara d'appalto. E poi la riqualificazione di piazza Roma a San Pietro, e della piazza di Forni per le quali è in dirittura la procedura per l'appalto. Siamo invece in attesa dei progetti definitivi per migliorare la viabilità di Ponte Maso e la messa in sicurezza della frana dei Cogoletti, e dei Luconi.

Sono opere che toccano un po' tutto il paese, e la viabilità interna al Comune. Perché tale scelta?
La stessa conformazione del nostro paese impone un'attenzione a 360 gradi, per ogni località. Ma occorre anche pensare alla provinciale 350, ai problemi causati dal traffico dei camion della cava Marogne. E, in più, per me, rimane prioritario realizzare a Pedescala il museo diffuso della Memoria: un dovere per le vittime di un eccidio da non dimenticare.

Giovanni M. Filosofo

Suggerimenti