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La storia

Benefattore lascia 1,5 milioni di euro per costruire un centro anziani

Il progetto prevede un polo multifunzionale a Cogollo che dovrebbe ospitare anche il nido,la materna, uno spazio per i giovani e un minimarket
L'ex caseificio San Cristoforo: l'idea è quella di far nascere un centro per anziani, bambini e ragazzi (Foto G.M.F.)
L'ex caseificio San Cristoforo: l'idea è quella di far nascere un centro per anziani, bambini e ragazzi (Foto G.M.F.)
L'ex caseificio San Cristoforo: l'idea è quella di far nascere un centro per anziani, bambini e ragazzi (Foto G.M.F.)
L'ex caseificio San Cristoforo: l'idea è quella di far nascere un centro per anziani, bambini e ragazzi (Foto G.M.F.)

Da un ragguardevole lascito immobiliare, valutato in circa un milione e mezzo di euro, unito a cospicui fondi arrivati dall’Europa con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, nascerà un polo multifunzionale per anziani, bambini e giovani, oltre a spazi per attività economiche utili alla collettività.  L’idea dell’attuale amministrazione comunale è stata illustrata in un incontro pubblico, avvenuto nella palestra del centro sportivo “Fulvio Costa”, davanti a numerosi cittadini che hanno accolto con favore la novità, che da un lato darebbe nuova vita ad una struttura ormai dismessa da tempo, e dall’altro favorirebbe la comunità nelle sue fasce più deboli. 

Il lascito di un imprenditore edile al Comune

Il lascito, a favore del Comune, è stato fatto dal cogollese Gaetano Mioni, già imprenditore edile, scomparso un anno fa. Chiare, e non contestabili dagli eredi, le sue intenzioni testamentarie: lasciare al Comune degli immobili e dei terreni, con l’obbligo di costruire un centro per anziani, a lui dedicato. Beni che consistono in vari capannoni in zona industriale, già in parte affittati o da affittare, in una casa di proprietà, sita in via San Rocco, e in una casa sul Cengio, in Val di Genavo, dotata di notevole lotto boscato, destinate ad essere messe in vendita. 
Il Comune pensa ora di utilizzare i proventi delle alienazioni, investendoli nella creazione di un polo multi-funzionale, da costruire nell’area dell’ex latteria, già da tempo comunale, posta vicina al municipio, nel cuore del capoluogo. A queste somme andrebbero aggiunte le quote di competenza europea, da ottenere attraverso un apposito bando. 

Il progetto del centro anziani

Di qui, la stesura di un progetto di massima, che prevede tre ambiti d’intervento. Il primo è proprio la creazione del centro diurno-attrezzato per anziani, con la possibilità di pranzare e cenare, passando la giornata non nella solitudine, ma assieme ai coetanei, in attività sociali condivise, e contando sulla presenza di volontari, e su un piccolo centro medico di prima necessità.  «Questa soluzione - precisa il sindaco Piergildo Capovilla - consentirebbe ai nostri anziani di continuare a risiedere nel loro paese, vivendo insieme agli altri, senza il pericolo di essere ricoverati anzitempo nelle strutture residenziali, essendo ancora autosufficienti. Non solo. Essi vivrebbero nel centro diurno a contatto con gli spazi riservati anche ai bambini e ai giovani, favorendo così uno scambio intergenerazionale che sarebbe utile a tutti quanti e all’intera comunità, intesa come unione di persone». 

Nido e scuola materna a pianterreno

Sotto questo profilo, infatti, le soluzioni progettuali esposte prevedono di accogliere, nello stesso pianterreno del centro diurno, pure l’asilo nido e la scuola materna, in una continuità organizzativa e didattica molto funzionale. «In tal modo – sottolinea il primo cittadino – riunendo nido e materna in un’unica struttura, ci saranno anche minori spese di gestione, che, aspetto non secondario, abbatteranno i costi delle rette attuali, che molto gravano sulle famiglie».

Un'area riservata ai giovani

Terza destinazione è quella riservata ai giovani. In un piano rialzato dell’edificio ci saranno spazi non solo per le associazioni, ma soprattutto per loro, con un’area ricreativa creata seguendone le attitudini. «I nostri giovani - dice il sindaco - oggi non hanno in paese un punto di ritrovo. Magari lo cercano altrove, preoccupando le famiglie. Invece, noi vogliamo dar loro la possibilità di passare il tempo a Cogollo, per incontrarsi, per organizzare attività e iniziative adatte alla loro età». 

E un minimarket in centro al paese

Ma il piano predisposto riserva anche la sorpresa di un minimarket, dato che in paese oggi latitano analoghe strutture dove la gente, soprattutto anziana o sprovvista di automobile, possa rifornirsi a chilometri zero, come avveniva un tempo con le botteghe, via via tristemente dismesse, con serrande chiuse, a danno anche della comunità. 

 

Giovanni Matteo Filosofo

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