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Adolescente grave, serve il donatore

L’oratorio salesiano dove i volontari potranno sottoporsi al test medico di compatibilità. S.D.C.
L’oratorio salesiano dove i volontari potranno sottoporsi al test medico di compatibilità. S.D.C.
L’oratorio salesiano dove i volontari potranno sottoporsi al test medico di compatibilità. S.D.C.
L’oratorio salesiano dove i volontari potranno sottoporsi al test medico di compatibilità. S.D.C.

Aperta una caccia benefica per scovare un donatore di midollo compatibile con un giovane affetto da circa un anno da una grave malattia del sangue. Per lui e la sua famiglia il trapianto rappresenta una via d'uscita dalla sofferenza che da mesi è divenuta loro compagna di vita, tra miglioramenti e ricadute, in una sorta di terribile altalena su cui nessuno vorrebbe mai salire.

Oggi dalle 14.30 alle 18 l'oratorio salesiano di Schio ospita un pomeriggio promosso dall'associazione Admo che ha lo scopo di ricercare potenziali donatori di midollo osseo. Nei locali di via Marconi saranno presenti un medico del centro trasfusionale dell'ospedale di Santorso, un medico del San Bortolo di Vicenza e un rappresentante di zona dell'Admo che effettueranno ai volontari che si offriranno un'analisi semplice e rapida per la tipizzazione. Lo scopo, oltre ad essere inseriti nel database donatori, è possibilmente quello di individuare una persona compatibile con un ragazzo di 17 anni residente a Caltrano, che da circa un anno convive con una patologia del sangue molto aggressiva.

Per oggi, grazie al tam tam sui social e tra le scuole superiori scledensi, ai salesiani sono attese molte persone. Anche alcuni suoi compagni di classe (quelli già maggiorenni) non si sono tirati indietro e si sono fatti tipizzare. «La vicenda – afferma Eugenia De Angelis, medico di base del ragazzo - non è certo passata inosservata in paese, dove i cittadini hanno dimostrato una grande sensibilità. Davvero tanti sono venuti a chiedermi come fare per diventare donatori di midollo. E ho dovuto rimandarne indietro parecchi a causa dell'età (oltre i 35 anni)».

«Ringraziamo tutti per la grande risposta a questa iniziativa – riferisce la mamma del giovane – perchè rimpinguare le liste di donatori significa accelerare le possibilità di guarigione per nostro figli e per altri malati».

Possono sottoporsi al test e quindi diventare donatori solo gli individui di età compresa tra i 18 anni e i 35 anni, che abbiano un peso corporeo superiore ai 50 kg e che ovviamente non siano affetti da malattie del sangue, da malattie croniche gravi o da altri gravi forme infettive (Aids, epatite, ecc.). Il personale sanitario effettuerà un prelievo non invasivo e indolore, avvalendosi di una specie di spazzolino con cui prelevare campioni di saliva.

«Gli elementi raccolti – afferma Corrado Sardella, medico responsabile del centro trasfusionale dell'ospedale di Santorso - saranno inseriti in una banca dati internazionale in cui possono essere individuate le compatibilità potenziali con persone malate. I compatibili individuati vengono poi sottoposti ad analisi più approfondite per arrivare alla fine al donatore più adeguato. Se non sarà reperito un possibile donatore adatto al ragazzo, in ogni caso consentirà di aumentare le possibilità per altri malati».

Silvia Dal Ceredo

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