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Ricette e sapori
Così si scopre
la vera mostarda

Sotto il palamostarda ricette e piatti in bella mostra.  MASSIGNANStand in piazza e tanti spuntini per le migliaia di persone arrivate per assaggiare la mostarda. MASSIGNAN
Sotto il palamostarda ricette e piatti in bella mostra. MASSIGNANStand in piazza e tanti spuntini per le migliaia di persone arrivate per assaggiare la mostarda. MASSIGNAN
Sotto il palamostarda ricette e piatti in bella mostra.  MASSIGNANStand in piazza e tanti spuntini per le migliaia di persone arrivate per assaggiare la mostarda. MASSIGNAN
Sotto il palamostarda ricette e piatti in bella mostra. MASSIGNANStand in piazza e tanti spuntini per le migliaia di persone arrivate per assaggiare la mostarda. MASSIGNAN

Fiera della Mostarda, ogni anno piace sempre di più. Sono stati circa tremila i visitatori (nella giornata di sabato s’è visto anche il prefetto di Vicenza, Eugenio Soldà) che hanno frequentato le molteplici iniziative proposte dalla manifestazione, organizzata dall’amministrazione comunale con la collaborazione di numerose associazioni, in particolare gli Amici della città di Montecchio Maggiore, per celebrare uno dei prodotti più schiettamente vicentini e per il quale la cittadina castellana vanta un’antica tradizione.

«Due le novità presentate: la prima – ha dichiarato Guerrino Cozza facendosi portavoce delle associazioni che hanno partecipato alla realizzazione della Fiera della Mostarda - è stata il lesso con la mostarda “take away”, con più di trecento porzioni portate a casa dagli amanti del bollito, ed il “pomello”, aperitivo creato dal Ristorante dei Castelli di Giuletta e Romeo con l’unione del succo di mela cotogna».

Clou della fiera il week end in piazza Duomo dove è stato allestito il Palamostarda ed hanno trovato posto una quarantina di bancarelle: per i visitatori è stato possibile degustare ed acquistare prodotti tipici del territorio vicentino, come l’olio di S. Urbano, il riso di Grumolo delle Abbadesse, il tartufo dell’alta valle del Chiampo, o specialità gastronomiche come il mandorlato di Cologna o i dolci della Pasticceria Antonella, ma anche trovare prelibatezze provenienti da altre regioni. Anche quest’anno infatti non hanno fatto mancare la loro presenza i Comuni “Montecchio d’Italia”, ossia Montecchio Precalcino, Montecchio Emilia e Montecchio (Terni): la Cooperativa Oleificio di Montecchio Terni ha venduto tutti i tre quintali d’olio che aveva portato, tre le forme di parmigiano reggiano per un totale di 120 chilogrammi di formaggio distribuite dal Caseificio Scalabrini di Ghirardo di Bibbiano.

Da annotare anche il coinvolgimento degli alunni delle scuole elementari con il concorso “Pianta e coltiva il melo cotogno” che domenica pomeriggio hanno ricevuto dalle mani del sindaco Milena Cecchetto delle piante di melo cotogno da piantare offerte dalla Coldiretti. Seguita con particolare interesse anche la dimostrazione, a cura dei maestri casari della Latteria di Soligo, di come si produce un formaggio, con lavorazione in diretta dal latte, la cagliata per arrivare alla forma finale.

L’ottava edizione della Fiera della Mostarda quest’anno si è allungata tanto da riempire un’intera settimana. S’è iniziato il lunedì con una serata, ospitata nella sala civica Corte delle Filande, dedicata al cotogno durante la quale Alessandro Bendin ne ha ripercorso la storia, la coltivazione, la tradizione e l’utilizzo mentre subito dopo lo chef Amedeo Sandri ha intrattenuto i presenti su “Quando il cotogno diventa mostarda vicentina”. Lezione che il cuoco per antonomasia della tradizione vicentina ha riproposto martedì sera al Ristorante Castelli di Giulietta e Romeo dove prima ha tenuto un corso gratuito su come preparare la mostarda, passando dalla teoria alla pratica, consegnando la ricetta a tutti i presenti.

Buon successo anche per la Cena di gala con i piatti della tradizione e i prodotti De.Co. ospitata venerdì sera al Ristorante Castelli di Giulietta e Romeo al termine della quale i commensali hanno ricevuto in omaggio la prima litografia sulla mostarda vicentina realizzata dallo storico e artista Galliano Rosset.E ora per l’anno prossimo si stanno pensando ad altre prelibate novità.

Giorgio Zordan

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