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Montecchio Maggiore

Scarafaggi e mosche tra i dolci. L’Ulss chiude una pasticceria

In due anni è il terzo locale etnico chiuso in città per inosservanze in materia igienico-sanitaria. I controlli hanno rilevato anche altre carenze

Scarafaggi e mosche sul pavimento e sui dolci, sporcizia, rifiuti e ruggine sia nelle finestre che negli scaffali: chiusa una pasticceria ad Alte Ceccato. Riscontrate gravi carenze di tipo igienico sanitarie in campo alimentare con pericolo di contaminazione degli alimenti. È questo il motivo per cui l’Ulss 8 Berica ha ordinato la chiusura immediata di una pasticceria indiana “Dhaka Fresh Food”, di proprietà di un cittadino bangladese di 48 anni e residente ad Arzignano, e che si trova in piazza San Paolo al civico 11/A. 

L'ispezione nel locale ha evidenziato numerose irregolarità

L'ordinanza è stata firmata dopo una ispezione effettuata dai tecnici dell’azienda socio-sanitaria con il supporto dei carabinieri del Nas ovvero il Nucleo anti sofisticazioni di Padova. I controlli di qualche giorno fa hanno portato alla luce numerose irregolarità. Oltre al mancato rispetto della normativa sulla sicurezza in materia alimentare, gli accertamenti hanno evidenziato, fra le altre cose, la presenza di blatte nei locali, sporcizia accumulata nelle pareti e nella cappa aspirante (dove sono stati ritrovati anche degli insetti), mancanza di termometri nei frigoriferi e nei freezer, mancanza di etichette apposite nelle varie confezioni dei prodotti da pasticceria, rifiuti lasciati negli spogliatoi e contenitori di alimenti aperti e posati sul pavimento. È stato riscontrato, inoltre, che il personale in servizio non era in possesso dei requisiti professionali richiesti per l'esercizio dell'attività di somministrazione alimenti. In più il locale etnico era stato registrato per produzione e vendita, prevalentemente sul posto, di prodotti di pasticceria ed invece i controlli hanno appurato che veniva effettuata anche la vendita all’ingrosso. Attività che il locale non poteva fare dal momento che non sono presenti, nella pasticceria, strutture adeguate per la produzione in vasta scala.

Il locale rimarrà chiuso fino all'adeguamento alle norme

Dopo la firma del provvedimento di sospensione il locale rimarrà chiuso finché i proprietari non eseguiranno tutti i lavori di pulizia, seguendo tutti i parametri igienico-sanitari previsti dalla normativa in materia. L'esercizio riaprirà solamente quando l'Ulss 8 Berica, dopo il sopralluogo, darà parere positivo. È stato inoltre disposto che la ditta potrà fare consegne in modo molto limitato e a rivenditori locali, e il mezzo di trasporto deicato a ciò potrà essere utilizzato solamente se garantirà la cosiddetta “catena del freddo”. I dolci dovranno, in aggiunta, essere stipati nel furgone in appositi contenitori e da soli, non insieme ai sacchi della spazzatura.

È il terzo locale etnico chiuso in meno di due anni a Montecchio

Quello di piazza San Paolo è il terzo locale etnico che viene chiuso, per carenze igienico-sanitarie, in poco meno di due anni a Montecchio. Esattamente un anno fa era stata chiusa un’altra pasticceria, quella che si trova in via Galilei, di proprietà di cittadini indiani. I controlli, di Ulss, carabinieri e polizia locale “Dei Castelli” avevano portato alla luce un quadro generale di trascuratezza, residui alimentari e disordine, infiltrazioni e muffa. Il locale non ha più riaperto. È stato riaperto, dopo che i proprietari hanno adempiuto a tutte le normative, invece, il kebab chiuso nel 2021 che si trova in viale Ceccato. Anche in questo caso erano state scoperte gravi carenze di tipo igienico sanitarie sia in campo alimentare che nella raccolta rifiuti, e l'attività non era addirittura abilitata nella vendita di cibi cotti. 

Antonella Fadda

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