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MONTECCHIO MAGGIORE

Minaccia la sua ex e le sfonda la porta di casa

Tutta la famiglia della ragazza è stata costretta a trasferirsi per il comportamento aggressivo del giovane esagitato
La porta di casa sfondata con una mazza dal giovane esagitato e violento ZORDAN
La porta di casa sfondata con una mazza dal giovane esagitato e violento ZORDAN
La porta di casa sfondata con una mazza dal giovane esagitato e violento ZORDAN
La porta di casa sfondata con una mazza dal giovane esagitato e violento ZORDAN

Un nucleo famigliare, composto da padre e 4 figli di cui una minorenne, costretta ad abbandonare la propria abitazione per paura. Colpa delle minacce e degli atti vandalici compiuti dall’ex fidanzato della figlia maggiore, che per 3 notti consecutive si è presentato nell’alloggio sfondando la porta d’entrata. Non solo, ha danneggiato anche le auto del capofamiglia e del cognato infrangendo i cristalli. L’energumeno, P.B., originario della Nigeria, volto già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato a piede libero dai carabinieri della tenenza di Montecchio per danneggiamento, molestie e violazione di domicilio ma non sono escluse misure restrittive anche da parte dell’autorità giudiziaria.

L'intera famiglia nel mirino

Vittima dell’aggressività del nigeriano la famiglia D. (il padre, cuoco, è sardo ma da decenni risiede nel Vicentino) che abita in via Fogazzaro ad Alte di Montecchio. «Una vicenda assurda – racconta J., 25 anni – anche perché la nostra storia d’amore, durata appena qualche mese, risale allo scorso anno. Poi eravamo rimasti in contatto, ma come amici. Ma recentemente è tornato alla carica in maniera violenta, offendendomi, sostenendo che io ero sua, che dovevamo restare insieme tutta la vita. Ai miei rifiuti ha iniziato a minacciare me e tutta la mia famiglia, dicendo che io morirò e che sarà peggio della morte quello che mi farà».

Dalle parole e dai messaggi minatori poco prima di Natale si è passati ai fatti. L’energumeno la sera del 21 dicembre si è presentato in via Fogazzaro chiedendo di parlare con J., che però non era in casa. È poi tornato alla carica la sera successiva ed anche quella dopo in maniera sempre più aggressiva.

Demolita la porta d'entrata

«Aveva una mazza e ha mezzo demolito la porta d’entrata. Con i miei fratelli abbiamo messo di traverso un letto per impedirgli di entrare. Lui attraverso il foro che era riuscito a praticare ha lanciato la mazza di legno ed ha colpito alla nuca mio fratello: si è fatto visitare all’ospedale e gli hanno riscontrato un trauma cranico. Al mio indirizzo ha invece lanciato un grosso sasso che però sono riuscita a scansare. Quando il mio ex ha visto che stavamo chiamando i carabinieri se n’è andato: all’arrivo della pattuglia si era già dileguato. Nel frattempo è rientrato anche mio padre che avevamo chiamato sul posto di lavoro, ed anche mio zio. Per fortuna erano in casa quando si è rifatto vivo: l’hanno rincorso e fatto scappare».

Dopo il pericolo, la paura

Scampato il pericolo è però rimasta la paura, e con la porta sfondata tutta la famiglia, composta da padre (la madre si trova in Puglia ad accudire i genitori malati), due figli maschi di 20 e 18 anni, con J. e una sorella di 15, s’è trasferita, scortata dai carabinieri, in hotel per passare la nottata. La famiglia però (lavora solo il padre) non può sostenere i costi di un albergo, ed ha trovato ospitalità da un conoscente. Ma si tratta di una situazione temporanea, ed è per questo che lancia un appello per trovare un alloggio. I carabinieri hanno già allertato i servizi sociali del Comune di Montecchio.

Giorgio Zordan

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