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MONTEBELLO

Magnabosco punta al tris: «Polo culturale all’ex canonica»

Il sindaco uscente si ricandida e si difende dalle accuse. «Abbiamo migliorato la qualità della vita e dei servizi ai cittadini»
Dino Magnabosco ha 54 anni, è sposato ed ha due figli GUARDA
Dino Magnabosco ha 54 anni, è sposato ed ha due figli GUARDA
Dino Magnabosco ha 54 anni, è sposato ed ha due figli GUARDA
Dino Magnabosco ha 54 anni, è sposato ed ha due figli GUARDA

Dino Magnabosco si ricandida. Il sindaco uscente chiederà di nuovo la fiducia agli elettori di Montebello alle comunali di giugno. Primo cittadino da 10 anni, ha colto la possibilità offerta dalle recenti modifiche di legge che hanno innalzato a tre il tetto dei mandati consecutivi nei Comuni tra i 5 e i 15 mila abitanti. Geometra, libero professionista, 54 anni, sposato, due figli, presidente della conferenza dei sindaci dell’Ulss 8 Berica, si candida con la lista “Civica Montebello – Magnabosco sindaco”.

Perché si ricandida?
C’è ancora entusiasmo e sento un legame profondo con il paese, ho il pieno sostegno del gruppo e insieme sono pronto ad affrontare nuove sfide e nuovi obiettivi.

Il programma

Quali sono, a grandi linee?
Garantire l’inclusione e il benessere ai cittadini e alla comunità, partendo dai servizi alla persona per arrivare al benessere generale. È quello che vogliamo portare avanti con azioni mirate e progettualità a più lungo raggio.

Dopo 10 anni di governo cosa resta ancora da fare?
Portare a termine quanto non ancora concluso, migliorando la qualità della vita e potenziando i servizi, con opere che puntano sulla riqualificazione dell’esistente.

Polo culturale all'ex canonica

Può fare degli esempi?
Il nuovo polo culturale all’ex canonica, che stiamo acquistando, in cui saranno realizzate aule studio, biblioteca, spazi per il doposcuola e centri estivi. Ma anche la creazione della nuova casa di riposo alle ex scuole medie, che sarà il futuro polo di riferimento per i servizi socio-sanitari, la nuova ciclo-pedonale per Montecchio, la sistemazione del parco giochi di via Po.

Alberto Maggio, suo sfidante, l’accusa di immobilismo.
Sono illazioni prive di fondamento dette con un chiaro scopo elettorale e confutate dalla serie di nuove opere e servizi realizzati. Ricordo che abbiamo risolto il problema degli odori e l’idrogeno solforato nell’aria, l’acqua è a Pfas zero, abbiamo realizzato la cittadella degli studi dedicata a Costa, la palestra da oltre 2 milioni di euro e la rotatoria alla Padana, le ciclabili in paese e per Gambellara e molti altri lavori per 15 milioni, molti finanziati con fondi pubblici. Nel sociale aperto lo Sportello famiglia, il Centro sollievo Alzheimer, i Sabati del sollievo per i bambini autistici, i gruppi di sostegno, la medicina di gruppo, gestito il periodo di pandemia.

Lo sfidante 

Sempre Maggio, segretario locale di FdI, ha detto che, avendo lui in lista iscritti ai principali partiti di centrodestra, solo la sua compagine ha titolo a rappresentare quest’area: lei che ha da dire?
Siamo e vogliamo restare una civica. Certo, ho un mio personale orientamento politico e all’interno del gruppo ci sono posizioni trasversali, ma il nostro tratto distintivo non è un’appartenenza politica ma l’orientamento a servizio dei cittadini e della comunità.

Ha già chiuso lista e programma?
Il programma è verso la chiusura, resta da concludere il confronto con le associazioni e le categorie per limare i dettagli e cogliere ulteriori suggerimenti. Per il resto, il gruppo è coeso e pronto a ufficializzarsi.

Matteo Guarda

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