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Montecchio Maggiore

Incendio in casa per una candela votiva: madre e figlio intossicati

È successo in un appartamento di via San Francesco, a Montecchio. In ospedale con un codice di media gravità una donna di 95 anni e il figlio disabile.
L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha permesso di contenere i danni
L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha permesso di contenere i danni
L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha permesso di contenere i danni
L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha permesso di contenere i danni

Una candela votiva fa andare a fuoco la veranda di una abitazione, madre e figlio in ospedale. Si è rischiata la tragedia nella tarda mattinata di ieri (venerdì 28 aprile) in via San Francesco a Montecchio Maggiore, a causa di una candela accesa in un piccolo altarino religioso. Hanno dovuto rivolgersi al pronto soccorso dell’ospedale “Cazzavillan” di Arzignano per accertamenti una anziana signora di 95 anni e il figlio disabile di 69. 

L'incendio nell'appartamento

Il fatto è accaduto poco prima delle 12.30. Madre e figlio, che vivono insieme in un appartamento al piano terra del civico 9, avevano appena pranzato. La pensionata molto attiva nonostante l’età, dopo aver lavato i piatti, aveva deciso di andare a riposare per un’oretta nella sua camera da letto. Sono passati una decina di minuti e il fumo ha iniziato ad invadere i locali della casa. La donna si è ben presto resa conto dell’odore acre che stava permeando l’appartamento e quindi si è alzata. Immediatamente ha chiamato il figlio ed entrambi hanno cercato l’uscita di casa. Contemporaneamente il fumo è stato notato anche dai vicini che si sono precipitati all’esterno dell’abitazione, allertando, nel giro di pochi istanti, pure i vigili del fuoco. 

Il rogo causato da una candela votiva

L’origine dell’incendio sarebbe da ricondurre ad una candela votiva che era stata posizionata davanti ad un altarino. Quest’ultimo, a sua volta, allestito nella veranda. A quanto pare la candela, colando e bruciando la plastica, si sarebbe propagata prima al mobiletto dove c’era l’altare e poi al resto della veranda. Un principio di incendio che rischiava di estendersi rapidamente al resto dell’abitazione. I vigili del fuoco, arrivati da Arzignano, sono riusciti a limitare i danni e il personale del Suem ha poi verificato le condizioni dei due componenti della famiglia che avevano inalato del fumo. 

L'intervento dei vigili del fuoco

Secondo la ricostruzione il telefono della centrale operativa del 115 è squillato attorno alle 12.45. Ricevuta la segnalazione, una squadra della città del Grifo è immediatamente partita dalla caserma per raggiungere a sirene spiegate l’abitazione che si trova in una zona centrale della città all’ombra dei due castelli.
I pompieri sono arrivati in via San Francesco nel giro di pochi minuti e hanno trovato ad attenderli in strada i proprietari dell’abitazione e i vicini, tutti molto spaventati. I vigili del fuoco sono entrati all’interno dell’alloggio del piano terra e sono riusciti a spegnere le fiamme senza particolari problemi, impedendo che si estendessero ad altri locali dello stabile. I danni sono stati dunque contenuti sebbene la veranda sia stata danneggiata e sia stata rotta una finestra. 

I soccorsi del Suem 118

Una volta terminata l’emergenza è stata contattata la centrale operativa del Suem per chiedere l’intervento di un’ambulanza. Il personale sanitario ha quindi verificato le condizioni di madre e figlio che, comunque, avevano inalato fumo, sebbene per pochi minuti. Per precauzione, vista l’età della pensionata, è stato deciso di accompagnare entrambi, con codice di media gravità, al pronto soccorso per svolgere ulteriori accertamenti. Fortunatamente sia la madre che il figlio non sarebbero in pericolo di vita.

Antonella Fadda

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