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Montecchio

Forze armate, il museo spopola sui social: 23 mila follower e 4 milioni di click

Dai prossimi mesi sarà inserito nella prestigiosa guida europea ai musei militari
Il simulatore di volo "Bleriot", uno dei cimeli esposti al museo "Forze Armate 1914-1945" A.F.
Il simulatore di volo "Bleriot", uno dei cimeli esposti al museo "Forze Armate 1914-1945" A.F.
Il simulatore di volo "Bleriot", uno dei cimeli esposti al museo "Forze Armate 1914-1945" A.F.
Il simulatore di volo "Bleriot", uno dei cimeli esposti al museo "Forze Armate 1914-1945" A.F.

Il museo militare fa numeri da record, virtualmente, in Italia ed entra nella guida europea. Doppia grande novità per il museo delle "Forze Armate 1914-1945" di Montecchio Maggiore che conta ben quattro milioni di visualizzazioni in un anno e oltre 23 mila "follower" sui social. Sono numeri impressionanti per la sede di viale del Lavoro che sta registrando anche migliaia di visitatori.

Mostre temporanee e cimeli storici

A luglio sono stati oltre 3 mila coloro che sono arrivati in città per osservare mostre temporanee e reperti storici tra cui spiccano la "campana pneumatica per la prova della depressione barometrica" impiegata per testare gli aspiranti piloti militari della Grande Guerra, il "simulatore di volo Bleriot" e un rarissimo casco da aviatore.

 

Il successo

«La crescita del museo è oggi riscontrabile sia nel costante implemento delle collezioni anche grazie alla continua partecipazione delle famiglie, sia nel valore delle collaborazioni come nel caso recente di quella dell'università di Torino - spiega il direttore, Stefano Guderzo - sia nel numero complessivo di visitatori: abbiamo in previsione che entro fine anno supereremo quota 6 mila. Ma non solo appassionati ed esperti, visto che ci sono anche moltissime famiglie con ragazzi e bambini. Proprio le famiglie hanno fatto segnare un più 18%». E c'è anche chi ha chiesto, come è il caso di un bimbo di Genova, di poter visitare il museo come regalo per il suo ottavo compleanno. «Non è stato l'unico - prosegue Guderzo - sono tanti i bimbi e ragazzi che ci trovano sui social e poi chiedono di venire a visitarci». Il merito è anche della cura nell'aggiornare la pagina del museo costantemente con curiosità, storie, aneddoti e foto dei reperti. L'obiettivo è quello di spiegare la storia, ciò che è stato, per fare in modo che non venga dimenticato nemmeno dai più giovani. «Abbiamo diverse rubriche e tematiche che affrontiamo ogni settimana e sono molto seguite. Addirittura, stando ai dati - aggiunge il direttore - l'ente montecchiano è il più seguito museo militare d'Italia».

Inserito nella guida europea

Dai prossimi mesi, inoltre, sarà inserito nella prestigiosa guida europea ai musei militari, una raccolta-censimento degli enti pubblici e privati che in tutta Europa si occupano della musealizzazione e del recupero dei cimeli del periodo 1914-1945. Si tratta ad oggi di una delle guide più complete in questo senso con la catalogazione di oltre 1.500 musei della seconda Guerra mondiale ed 800 della Grande Guerra, in oltre 34 paesi dal Portogallo alla Russia, dalla Norvegia a Malta. «A luglio è arrivato in visita appositamente dalla Francia uno dei principali autori della guida, Sebastien Hervouet - conclude il direttore del museo - è un ulteriore passo in avanti davvero importante per il nostro ente sempre più meta turistica anche per visitatori non del territorio, come testimoniato dal raddoppio del numero delle presenze provenienti da fuori provincia, fuori regione e di stranieri. Insomma una crescita costante e a 360 gradi». Tanti i progetti in cantiere e che vedranno la luce nei prossimi mesi. «Si aprirà un Festival museale in occasione dei 20 anni di nascita del museo, con un occhio di riguardo alla prossima adunata nazionale degli alpini a Vicenza del 2024».

Antonella Fadda

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