Alberto Maggio si candida a sindaco di Montebello. È il primo a uscire allo scoperto, in attesa che l'attuale primo cittadino Dino Magnabosco sciolga le sue riserve su un'eventuale ricandidatura. Segretario e tra i fondatori del primo circolo di Fratelli d'Italia in paese, 50 anni, sposato, tre figli, responsabile finanziario di un'azienda che opera a livello nazionale ed estero, è stato assessore alle finanze, bilancio, attività produttive e rapporti con le istituzioni dal 2009 al 2014 nel secondo mandato del sindaco Fabio Cisco. Scende in campo con la formazione "Noi di Montebello", che si presenta per la prima volta.
Come la mettiamo con una lista civica che ha all'interno tesserati di partito?
Pur essendoci candidati di FdI, la nostra è comunque una lista civica di centrodestra. Abbiamo infatti la presenza di simpatizzanti di Lega e Forza Italia, come anche di altri di centro.Dunque, un'identità chiara...Eventuali liste concorrenti che non dovessero avere tesserati in partiti di centrodestra non potrebbero, a nostro avviso, rappresentare quest'area politica.
Nel caso in cui l'attuale sindaco Dino Magnabosco, di centrodestra anche lui, volesse ricandidarsi, come si rapporterebbe con il gruppo che lo sostiene?
Nasciamo con la volontà di portare il vento del cambiamento a Montebello. L'amministrazione uscente ha governato negli ultimi 5 anni senza opposizione, quindi con margini di manovra piuttosto ampi e, in questo tempo, i cittadini sono stati senz'altro in grado di capire cosa e come è stato fatto per il paese.
Quindi cosa è mancato secodo lei?
Credo che la dialettica tra maggioranza e opposizione porti stimoli al miglioramento, ma evidentemente aver lavorato senza questi stimoli ha portato alla situazione di stagnazione in cui ci troviamo ora. Noi puntiamo a uscire al più presto da questa situazione.
Che intende con "situazione di stagnazione"?
Ci siamo proposti di affrontare la campagna elettorale senza fare critiche, ma di essere propositivi per portare agli occhi dei cittadini quello che saremo in grado di fare. Chi meglio dei cittadini, infatti, è in grado di giudicare cosa effettivamente è stato fatto dall'amministrazione uscente?
E lei cosa sarebbe in grado di migliorare se vincesse le elezioni?
Nel nostro gruppo abbiamo professionisti e professionalità, dai commercialisti agli esperti di finanza strutturata, che è proprio quello che ora manca per creare un ufficio dedicato al reperimento di nuove risorse e alla progettualità per individuare le opportunità di finanziamento, che sono uno dei pochi elementi che permettono a piccoli Comuni di uscire dalla gestione dell'ordinario.
Risorse nuove da indirizzare dove?
Al nostro territorio, che è celebre per la produzione agricola e vitivinicola. Soltanto, ad esempio, aiutando questo settore e realizzando, per citare una prima iniziativa, una riserva d'acqua, si avrebbe una ricaduta positiva certa per l'intera economia agricola della zona e anche per il turismo e l'enogastronomia, che ne dipendono. Un ragionamento simile si può fare per le attività del commercio e dell'artigianato, rimaste penalizzate in termini di fondi.
Ha già la lista dei candidati consiglieri e il programma?
La lista "Noi di Montebello" è già fatta. Il nostro slogan è "Gente di parola", che aiuta a capire meglio con che spirito intendiamo realizzare il nostro programma. Sulla squadra aggiungo che è in prevalenza formata da donne. Per il programma, avremo incontri con i rappresentanti delle associazioni del paese e delle categorie economiche così da poterlo perfezionare con i loro suggerimenti.