MONTECCHIO MAGGIORE. Sigilli ad un appartamento in via Edison 2 ad Alte di Montecchio Maggiore. Il sequestro, convalidato dall'autorità giudiziaria, è stato eseguito dalla polizia locale dei Castelli dopo un periodo di controlli ed appostamenti in seguito alle segnalazioni dei residenti che avevano notato un continuo andirivieni di uomini a qualsiasi ora del giorno.
Il sospetto era che all'interno di quell'appartamento venisse esercitata la prostituzione e così in effetti è emerso. Una volta entrati nel locale, gli agenti hanno identificato una 56enne cinese: entrata regolarmente in Italia alcuni anni fa e provvista di un permesso di soggiorno rilasciato a Brescia, la donna ha dichiarato di essere domiciliata a Milano e di essere giunta da qualche settimana a Montecchio Maggiore per esercitare la prostituzione. Ma non si tratterebbe di una libera scelta: secondo quanto scoperto, nell'appartamento, dove la polizia locale ha rinvenuto anche alcuni cosiddetti sex toys, vi sarebbero una o più persone che in queste settimane hanno provveduto agli spostamenti e alle necessità della donna, pagando affitto e utenze, proprio al fine di favorire e sfruttare la prostituzione.
La donna ha dichiarato di versare il 60% dei propri incassi ad un altro cinese e che, al suo arrivo in Italia, le erano sono stati tolti il passaporto e il permesso di soggiorno, a garanzia della sua ubbidienza: per tali motivi il connazionale, che è in corso di identificazione, verrà denunciato per sfruttamento della prostituzione. Verifiche in corso anche sul locatario dell'appartamento (probabilmente un altro cittadino cinese) e sull'identità del proprietario dell'appartamento, al fine di stabilire se anch'essi siano coinvolti.
«Il sequestro – spiega il comandante Massimo Borgo – è stato eseguito per impedire che la libera disponibilità dell’immobile possa aggravare le conseguenze del reato già commesso o agevolare la commissione di altri reati. Durante l'apposizione dei sigilli, i residenti ci hanno espresso i loro ringraziamenti per aver posto fine ad una situazione di difficile convivenza, visto anche che nei dintorni vivono molti bambini e ci sono numerosi negozi. Questo è anche un chiaro messaggio ai proprietari di appartamenti che, per qualche euro in più di affitto, non si curano di che cosa si fa nelle loro proprietà».