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Montecchio Maggiore

Bangladese in lista con Milena Cecchetto. E il video scatena polemiche

di Dennis Dellai
L’ex sindaca della Lega: «Non è una novità, era già successo anche nel 2014». Il candidato Scalabrin: «Hanno fatto crociate contro gli stranieri»
Cecchetto candida un giovane del Bangladesh nella sua lista a Montecchio Maggiore. Scalabrin: «Hanno fatto crociate contro gli stranieri»
Cecchetto candida un giovane del Bangladesh nella sua lista a Montecchio Maggiore. Scalabrin: «Hanno fatto crociate contro gli stranieri»
Cecchetto candida un giovane del Bangladesh nella sua lista a Montecchio Maggiore. Scalabrin: «Hanno fatto crociate contro gli stranieri»
Cecchetto candida un giovane del Bangladesh nella sua lista a Montecchio Maggiore. Scalabrin: «Hanno fatto crociate contro gli stranieri»

Milena Cecchetto strizza l’occhio alla comunità bangladese e candida il giovane Himel Miah, 26 anni, a rappresentare questa fetta di popolazione straniera molto appetibile anche dal punto di vista elettorale. La demografia dice che sono oltre 300, a Montecchio, i cittadini con cittadinanza italiana nati in Bangladesh e che quindi hanno la possibilità di eleggere il sindaco. Altri 900 sono i residenti che invece non hanno diritto al voto. E infine ce ne sono 650 scappati all’estero dopo la crisi del 2008.
Sono lontani, dunque, i tempi in cui dalla minoranza leghista Cecchetto attaccava l’allora sindaco Scalabrin di voler riempire di stranieri Montecchio.

«Sì, l’ho fatto - ammette oggi Cecchetto - ma perché a quei tempi non sapevamo chi erano queste persone, come si sarebbero comportate. Ora sono passati 25 anni, questi sono cittadini montecchiani, lavorano, si sono inseriti. Non è un caso che già nel 2014 avessi uno di loro in lista. Sono i bolscevichi che mi attaccano e fanno finta di non sapere». 

E Himel, religione musulmana, che lavora in una conceria come caporeparto, ha un’ammirazione totale per Cecchetto. «Fin da quando ero piccolo mi piaceva - dice - ero un suo fan. E quindi non appena ho avuto la possibilità, quando sono cresciuto, le ho chiesto di potermi candidare con lei. Sono felice di potermi impegnare per la mia comunità, ma anche per i montecchiani. Ho sempre desiderato mettermi al servizio loro, i miei amici bangladesi lo sanno e hanno molta fiducia in me».

Intanto in questi giorni stanno girando dei video che immortalano Cecchetto a passeggio con i cittadini bangladesi per vie di Alte, dove la comunità è presente con grandi numeri. E qualcuno ironizza sulle sue affermazioni. «Non voglio fare polemiche con gli altri candidati», afferma Maurizio Scalabrin, area centrosinistra, ex primo cittadino e anche lui in corsa per la poltrona da sindaco. «Però fa ridere sentire Cecchetto che promette campi da cricket, cimitero e altro in cambio di voti. Lei che mi ha accusato di voler riempire Montecchio di stranieri, che non li voleva, ora si fa paladina dei loro diritti. Davvero, questa cosa grida vendetta. È la contraddizione che mi infastidisce, sia chiaro. Cecchetto può candidare tutti gli stranieri che vuole, anzi, mi fa piacere, ma c’è una contraddizione di fondo che non può essere taciuta. È l’incoerenza di chi ha fatto le crociate per 10 anni con la spada di Giussano a non piacermi».

Cecchetto, però, non sembra accusare i colpi. «L’ho detto già, nel 2014 avevo un candidato bangladese in lista che poi non è stato eletto, ma ce l’avevo. “Montecchiano è chi montecchiano fa”, e dopo 25 anni posso dire che i cittadini del Bangladesh hanno dato un loro importante contributo alla crescita di Montecchio. E potranno darne ancora di più votando un loro connazionale».

Scalabrin risponde con una lista che mette insieme candidati di varia provenienza, compreso un bangladese. «Perché noi, a differenza di altri, abbiamo sempre creduto nel loro apporto, perché concorrono a creare occupazione, a fare Pil, a portare culture diverse, a creare integrazione. Questa è la realtà».

Ma dall’altra parte, quella dello sponda leghista, c’è la convinzione che la mano tesa di Cecchetto sarà accolta con grande favore dai bangladesi. Nel video che circolava in rete uno di loro dice testualmente: «Tu sei tranquillo - rivolto a Himel - quando votare tutti andare in Comune. Ci sono tanti bengalesi qua, e 80/90 per cento sono d’accordo per votare Milena». Lei sorride. E poi brindisi di ringraziamento in attesa del campo da cricket.

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