<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Una distesa di alghe. «Il lago muore»

Barche imprigionate dalle alghe al Lago di Fimon.  FOTOSERVIZIO  IULIANOLa proliferazione di alghe è un problema di lunga dataI flussi del turismo nelle aree verdi del lungolago restano costanti
Barche imprigionate dalle alghe al Lago di Fimon. FOTOSERVIZIO IULIANOLa proliferazione di alghe è un problema di lunga dataI flussi del turismo nelle aree verdi del lungolago restano costanti
Barche imprigionate dalle alghe al Lago di Fimon.  FOTOSERVIZIO  IULIANOLa proliferazione di alghe è un problema di lunga dataI flussi del turismo nelle aree verdi del lungolago restano costanti
Barche imprigionate dalle alghe al Lago di Fimon. FOTOSERVIZIO IULIANOLa proliferazione di alghe è un problema di lunga dataI flussi del turismo nelle aree verdi del lungolago restano costanti

Una distesa di alghe nell’acqua, le attività di vela e canottaggio ferme da tempo. “Il lago muore. E tu?”. Tutt’attorno al Lago di Fimon sono comparsi, da qualche tempo, una decina di cartelli con questa scritta di denuncia per le sempre più precarie condizioni dell’acqua. Una situazione che si rinnova, a cui la Provincia sta provando da tempo a porre rimedio senza tuttavia riuscire a trovare la soluzione per debellare definitivamente l’alga infestante che contamina l’ecosistema. ALGHE E MISTERO. «Il Lago di Fimon è un patrimonio che vogliamo valorizzare e tutelare - dichiara Matteo Macilotti, consigliere provinciale delegato all’ambiente - ma per farlo dobbiamo prima di tutto capire qual è la causa del problema. Gli studi fatti finora non bastano: la competenza della Provincia è provvisoria, nel senso che si tratta di una delega a scadenza annuale fatta dalla Regione. La nostra volontà, che abbiamo già palesato presso le sedi competenti, è quella di assumerci la piena competenza per dare nuova vita ad un’area che portiamo nel cuore. Lo dimostra l’impegno profuso dalla Provincia e dalle Amministrazioni nella zona esterna al lago che è stata oggetto, negli anni, di numerosi interventi di manutenzione e miglioramento. Il lago di Fimon deve diventare un punto di riferimento per il turismo ed il 27 agosto abbiamo in previsione un tavolo di discussione con il Comune di Arcugnano ed i soggetti interessati per rendere operativi nuovi progetti». Anche l’assessore ai Lavori Pubblici di Arcugnano, Michele Zanotto, conferma i passi in avanti ottenuti nella gestione virtuosa della cinta esterna. PROVE DI RINASCITA. «L’acqua del lago è in quelle condizioni e da alcuni mesi non è più possibile nemmeno svolgere i corsi di vela e canottaggio - osserva - ma la situazione tutt’attorno è nettamente migliorata. Fino a qualche anno fa il lago verteva in condizioni pietose, adesso si vede il frutto del nostro lavoro ma c’è ancora tanto da fare. Ricordo che abbiamo riqualificato l’imbarcadero, il tratto finale della strada che termina con un piccolo slargo da cui si accede al percorso circumlacuale riservato a pedoni e ciclisti. Un’area particolarmente frequentata proprio per la sua accessibilità e perché qui si noleggiano le barche a remi per turisti e visitatori. Siamo intervenuti sulla manutenzione e messa in sicurezza dei pontili e abbiamo completato il sentiero natura». I VISITATORI. Il flusso dei turisti, soprattutto stranieri, e dei visitatori sembra apprezzare il lavoro svolto, anche se la “ferita aperta” resta quella che riguarda lo specchio d’acqua. «Io vengo spesso a passeggiare con i miei due figli lungo le sponde del lago – racconta Giulia Pegoraro, una mamma del posto – e devo dire che l’area è tenuta bene. I turisti sono una presenza costante, anche se prima era bello vedere le barche ed i pescatori». Giuliana Bertone, un’altra mamma che passeggia in una delle aree verdi lungo le rive del lago, denuncia tuttavia più di qualche episodio di inciviltà. «Capita spesso che dopo qualche pic-nic i turisti si “dimentichino” di portar via la spazzatura. È un peccato che nemmeno le scuole possano più fare corsi di vela e canottaggio sul lago. Bisogna risolvere il problema». E gli affari? L’alga infestante ha inciso sul bilancio degli esercenti del posto? A sentire alcuni di loro sembrerebbe di sì, anche se il flusso di turisti è rimasto pressoché invariato rispetto all’anno scorso. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alex Iuliano

Suggerimenti