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Creazzo

Un secolo per l’ex sindaco. «Poenta e osei con Rumor»

Ha compiuto ieri 100 anni Mariano Sandri che fu primo cittadino dal 1970 al 1975. «A quei tempi il paese era in piena crescita»

Mariano Sandri, il sindaco centenario di Creazzo. Ha governato il paese negli anni Settanta ma da sempre segue con entusiasmo e passione la crescita del centro creatino che ha contribuito a far sviluppare. 
Un gentiluomo di altri tempi ma acuto e saggio con una visione del futuro per il “suo” paese. Ieri Mariano Sandri ha tagliato il traguardo dei 100, festeggiato dai figli, dai nipoti e dalla sua numerosa famiglia. Nasce nel 1923, nella contrada di San Daniele di Sovizzo, settimo di 11 figli. La sua è una famiglia di sarti e presto cerca lavoro. Lo trova come fattorino alle poste di Vicenza ma con la guerra arriva la chiamata alle armi.

Il lavoro come portalettere nel Dopoguerra

Nel periodo post bellico riprende il lavoro e nel giro di qualche stagione diventa capo porta-lettere di Vicenza e conosce Blandina, una maestra di Cogollo, con la quale si sposa e, nel tempo, arrivano tre figli. 
In quegli anni arriva anche il trasferimento a Creazzo e Mariano diventa brigadiere d’ispezione. In contemporanea si inserisce nella vita associativa di Olmo, allora in piena esplosione demografica, ed inizia l’attività amministrativa come assessore alla pubblica istruzione nella giunta Menegatti.

È stato sindaco dal 1970 al 1975

Dal 1970 e fino al 1975 è sindaco di Creazzo. Il paese viene ammodernato e cambia un volto. Il servizio bus con il capoluogo mette a riposo il vecchio trenino delle ferro-tranvie, si amplia la scuola elementare Fogazzaro e si costruiscono nuove scuole elementari e medie e la palestra della San Giovanni Bosco. Viene anche inaugurato il nuovo polisportivo comunale, c’è la nuova sede dell’ufficio postale ad Olmo. Addirittura si pensa al trasferimento della sede comunale col progetto del nuovo centro civico. Ma Sandri ricorda volentieri anche degli episodi particolari.

I viaggi a Roma per ottenere risorse e il rapporto con Rumor

«Più volte andai a Roma per cercare finanziamenti ministeriali ma soprattutto ricordo con piacere quando Mariano Rumor, allora capo del governo, venne a casa mia – racconta Sandri -. Le auto della scorta riempivano la strada e Rumor si fermò a pranzo per gustare un buon piatto di poenta e osei». Terminato il mandato da primo cittadino Mariano diventa giudice conciliatore. Arriva quindi la pensione dove riprende con vigore le passioni di sempre. Il suo polo di riferimento rimane la famiglia e continua l’abitudine quotidiana, in compagnia dei figli, di andare a bere un caffè in piazza.

La rivalità tra Creazzo ed Olmo

«Il paese che ho amministrato nel 1970 era una realtà in piena crescita e contava la metà degli attuali abitanti. C’era un’antica rivalità tra Creazzo capoluogo, che aveva la sua sede nel municipio sul colle, ed Olmo – spiega -. Adesso il paese è sicuramente più integrato. Penso anche alla Nut, che allora dava lavoro a 1.200 dipendenti, e che oggi sta diventando un moderno centro residenziale». Un paese in rinnovamento che dagli anni ‘60 è sempre stato una dinamica realtà sociale ed economica. 

Il sogno di una casa di riposo per anziani

L’ex sindaco vedrebbe di buon occhio anche una casa di riposo per anziani: «La considero importante per quelle tante persone non autosufficienti oggi ricoverate in paesi distanti diversi chilometri dalle loro famiglie. Certo il Comune da solo può fare ben poco ma qui serve coinvolgere tramite i nostri rappresentanti altri livelli come l’Ulss e la Regione. E devono chiedere con insistenza». Per i giovani, invece, un centro giovanile ricreativo. «Un centro che sia luogo di incontro per i ragazzi e frequentato anche da famiglie – conclude -. Creazzo garantisce una buona qualità di vita ma deve rinnovarsi accogliendo le sfide e valorizzando i prodotti tipici e la bellezza del territorio collinare. Bisogna migliorare l’esistente cioè edifici, strade e collegamenti. Auspico, infine, la piena collaborazione con i Comuni vicini e con Vicenza tramite persone qualificate che guardino con passione al benessere della comunità». 

Antonella Fadda

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