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Sovizzo

«Serve più aggregazione». Nostrali corre da civico

Responsabile commerciale di 55 anni, è alla sua prima esperienza amministrativa

Luciano Nostrali si candida alla carica di sindaco di Sovizzo. Dopo Matteo Forlin scende così in campo il secondo candidato per il nuovo Comune del Retrone, nato 4 mesi fa, con la fusione con Gambugliano. Nostrali, 55 anni, sposato e padre di due figli, è responsabile commerciale di una azienda fra Sovizzo e Creazzo e si presenta con l'appoggio dalla lista civica "Un paese in comune".

Nostrali, perchè la scelta di candidarsi?
La mia squadra ed io abbiamo sentito l'esigenza espressa dai cittadini che vogliono essere ascoltati. E proprio il temine ascolto dovrà essere portato al centro dell'azione amministrativa. La mia non è una sfida personale, bensì quella che arriva da un gruppo nuovo.

Lei è appunto un nuovo volto nel panorama amministrativo-politico sovizzese...
Sì, ma già anni fa, assieme ad alcuni amici, avevamo iniziato ad occuparci della viabilità di Sovizzo e dalle iniziali 3, 4 persone che eravamo siamo arrivati ad un gruppo composto da un centinaio di residenti. Con quella esperienza ho capito l'importanza di esserci ed essere presente. Mi riferisco ad una presenza fisica dell'amministrazione comunale che, secondo me, manca nel territorio mentre è imperativo ripristinarla.

Quella che la sostiene è una lista civica?
Assolutamente sì. Come candidato sindaco voglio precisare che la politica, intesa come partiti, deve rimanere fuori dal nostro paese. Per me contano le persone e i valori, mentre le logiche di partito sono un danno. La nostra civica è nata per proporre una nuova visuale. Come candidati consiglieri ci saranno persone con già precedenti esperienze amministrative con il supporto esterno di altre persone, molto capaci, per temi più importanti come ad esempio l'urbanistica.

Sovizzo e Gambugliano hanno intrapreso una strada insieme con la fusione, cosa ne pensa?
Si tratta di una sfida costruttiva. Abbiamo due grandi elementi per creare un ottimo contesto. I gambuglianesi hanno dimostrato una grande maturità votando numerosi e soprattutto esprimendosi a favore della fusione. Sono sicuro che le nostre idee per i centri di aggregazione saranno sicuramente condivise.

Come vedrebbe in generale il territorio intero di Sovizzo per il futuro?
Un paese che guarda ai giovani, ci sono pochi luoghi ricreativi, ma anche agli anziani che spesso vengono accantonati, mentre vorremo creare un polo per loro. L'azione sociale sarà al centro di tutto ma anche viabilità e rifiuti sono punti imprescindibili. Il nostro obiettivo sarà prendere tutto ciò di buono che è stato fatto e di cercare di migliorarlo.

Con la fusione il nuovo Comune ha ottenuto 14 milioni di euro e ci sono già dei progetti.
Non deciderò da solo, non sono un accentratore, ma decideremo insieme alla squadra. Non faccio promesse da marinaio ma certamente valuteremo il tutto e creeremo delle priorità. La sicurezza in primis e, come ho già detto, sociale ed infrastrutture. Poi, ovviamente dovremo capire il bilancio perché arriveranno sì 14 milioni di euro, ma saranno suddivisi in 15 anni.

C'è un progetto a cui tiene particolarmente?
Vorrei vedere un paese vivo, mi piacerebbero centri di aggregazione per tutti, così come mi piacerebbe vedere ultimata la piazza ed unire questi due paesi che si stanno fondendo. Questo è il mio proposito ma ritengo Sovizzo una grande famiglia e faremo dei consigli comunali allargati in modo che tutti possano dire la loro e decidere tutti insieme.

Antonella Fadda

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