Una pattuglia dei carabinieri si è presentata nei giorni scorsi in municipio a Monteviale. Il motivo? Acquisire tutta la documentazione relativa al caso della baita alpina, una querelle che in paese ha tenuto banco molto a lungo. I militari avevano in mano un decreto firmato dal pubblico ministero Corno, che ha avviato un'indagine i cui contorni sarebbero al momento coperti dal segreto. La questione è articolata ed ha visto pronunciarsi più di un giudice.
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La vicenda
La baita era stata costruita nel 1994 dagli alpini, che l'avevano ricevuta in comodato dal Comune, senza però consegnare le chiavi; cambiate le amministrazioni, era sorto un contenzioso che aveva portato municipio e Gruppo alpini in tribunale, e che aveva visto vincere l'ente pubblico; nel frattempo, la polemica era accesa in paese. Quando venne eletto sindaco, Claudio Cegalin annunciò che la baita sarebbe tornata agli alpini; e così è avvenuto nel febbraio dello scorso anno dopo il voto in consiglio comunale, in cui ci fu un duro scontro con la minoranza.
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La transazione
Per contro, gli alpini hanno pagato la transazione pattuita di circa 14 mila euro chiudendo il caso, almeno dal punto di vista amministrativo. «Per me la questione è conclusa - ha detto ieri Cegalin -, ragion per cui sono rimasto stupito della visita dei carabinieri, ai quali abbiamo dato ovviamente l'intero incartamento. Da parte mia posso solamente dire che il Comune è a disposizione degli inquirenti, e che spero che la vicenda trovi rapidamente una sua conclusione».
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